Tutto facile per Dominc Thiem, che nel primo match in quel di Miami ha battuto in due set (5-7, 6-2) l’australiano Samuel Groth. Non è servito nel primo set un atteggiamento propositivo, forse fin troppo, al canguro, che ha provato a gettare il cuore oltre l’ostacolo salvando otto palle break nei tre game centrali del primo set prima di capitolare all’undicesimo gioco. In discesa, successivamente, il secondo parziale, che ha visto l’austriaco legittimare il punteggio nei primi quattro giochi, approfittando dello scoramento dell’avversario e delle sue impavide discese a rete.
Inizio in sordina quello al servizio per il talentuoso ventiduenne, che gestisce agevolmente il primo turno di servizio prima di soffrire nel terzo, dove concede i primi due punti all’avversario prima di chiudere. Diverso invece l’approccio al match di Groth, che attacca fin dalle prime battute e sfrutta la freschezza fisica e mentale per servire un discreto numero di prime e chiudere con lucidità a rete. E’ dal quinto turno di servizio che l’australiano inizia ad avere problemi: tre le palle break salvate grazie al servizio, ma primi cenni di crollo, soprattutto quando il passante di Thiem (di dritto come di rovescio) inizia a bucare le sue folate a rete. Scampato il pericolo, Groth non riesce ad impensierire il giovane rampante di Wiener Neustadt, che prova ad approfittare di un altro passaggio a vuoto del dirimpettaio nel settimo gioco (una palla break) e soprattutto nel nono (di nuovo 0-40): tre ace permettono a Groth di salvarsi, prima di capitolare nell’undicesimo gioco, alla nona palla break.
Crolla, psicologicamente, il classe 1987 di Narrandera, che cede i primi due servizi nel secondo set, schiantandosi sui colpi da fondo del ben più quotato avversario. Il 4-0 consente a Thiem di gestire in un cestistico “garbage time” i restanti turni di servizio, ipotecando il passaggio turno con un 6-2.