Si è conclusa la prima giornata dell'ATP 250 con il montepremi più alto della categoria, che si gioca sui campi in cemento di Doha.
Anno nuovo, vita vecchia per il numero uno al mondo Novak Djokovic, che ha iniziato la nuova stagione così come aveva concluso quella trionfale del 2015, ossia vincendo e lasciando poche possibilità agli avversari. Al campione serbo, infatti, è bastata un'ora di gioco per regolare con un doppio 6-2 un Brown quest'oggi troppo falloso per impensierire Nole. Nella giornata di domani Djokovic conoscerà il suo avversario di secondo turno che uscirà dalla sfida tra Verdasco e il tunisino Jaziri.
Niente da fare, invece, per l'azzurro Marco Cecchinato che, nonostante il suo ingresso oramai dalla scorsa estate nella top 100, è ancora alla ricerca del primo successo nel circuito maggiore e stavolta il sorteggio era anche stato benevolo, visto che l'avversario odierno era il bosniaco Dzumhur. Dopo un primo set equilibrato deciso solo nelle fasi finali, nel secondo il siciliano ha mollato la presa sotto 2-3, perdendo il servizio a zero e concedendo successivamente un altro break. 6-4 6-2 il risultato finale per Dzumhur.
Nette sono state invece sia la vittorie di Chardy contro una wild card locale Zayid (doppio 6-1 in 46 minuti di gioco), sia del giovane russo Kuznetsov sul tunisino Ilhan con il punteggio di 6-2 6-4. Più sofferta è stata invece la vittoria dell'olandese Robin Haase che ha impiegato più di due ore per rimontare il qualificato russo Karatsev con il punteggio di 5-7 6-1 7-5.
Infine vanno registrate le due piacevoli sorprese della giornata e forse le prime della nuova stagione tennista. Nel pomeriggio, il qualificato britannico Edmund ha confermato quanto di buono fatto vedere nella finale di Coppa Davis contro Goffin imponendosi con un netto 6-2 6-3 in un'ora e dieci minuti di gioco sul più quotato Klizan. Ma la sorpresa più grande è arrivata nel derby iberico della prima serata araba dove Feliciano Lopez, quinta testa di serie e numero 17 al mondo, si è arreso a Munoz De La Nava, 33 anni e la maggior parte della carriera passata nei tornei challenger. Dopo un primo set vinto facilmente da Feliciano, nel secondo lo spagnolo meno quotato dei due si è sciolto e ha iniziato a comandare gli scampi da fondo, punto debole di Lopez, ed è qui che ha impostato la sua rimonta vincendo dopo 2 ore e 25 minuti per 3-6 7-6 7-5 la sua prima partita nel circuito ATP dall'aprile del 2013.