A trentanove anni il tedesco Frank Moser ha chiuso una stagione tempestata dagli infortuni con un inaspettato titolo al challenger di Andria in coppia con il croato Antonio Sancic, battendo sia la prima che la seconda testa di serie, ovvero Kowalczyk e Siljestrom in semifinale, Ball e Brown in finale, con due prestazioni brillanti. Nato nella piccola città di Baden Baden e alto un metro e novantacinque, è stato nei primi trecento in singolo nel 2003 e nei primi cinquanta in doppio nel 2012, mentre nel 2013 ha vinto il suo unico titolo ATP a San Jose (cemento indoor) in coppia con il belga Xavier Malisse. Ha finito il 2015 alla posizione 118 del ranking, giocando trenta tornei e competendo nel tabellone principale di due slam su quattro. Adesso è in vacanza a Reykjavík e ha risposto a qualche domanda sulla prossima stagione, la ventesima della sua carriera.
Per cominciare, complimenti per la grande settimana.
"Grazie, sono molto contento di chiudere in questo modo il 2015."
Hai avuto diversi infortuni ma sei comunque vicino alla top 100, sei soddisfatto di questa stagione?
"Ho avuto alcuni ottimi successi quest'anno al Roland Garros e ad Amburgo (ATP 500,ndr) e poi un momento difficile quando mi sono danneggiato il menisco agli Us Open."
Quest'anno c'è stato un mare di infortuni a New York. Credi sia colpa di qualcosa in particolare?
"Penso sia stata solo sfortuna,una coincidenza."
Quali sono i tuoi obiettivi per l'anno a venire?
"Il mio obiettivo per il 2016 è di giocare senza infortuni e divertirmi. Non so per quanto ancora potrò competere quindi provo ad apprezzare ogni momento."
Purtroppo essendo fuori dai cento hai poche chance di entrare a Melbourne. Sai già dove comincerai il 2016?
"Non sono ancora sicuro, forse Chennai se riesco a entrare oppure il challenger di Noumea. Sfortunatamente la mia classifica non è abbastanza alta per giocare i tornei ATP quindi vedremo."
Tu oltre che il doppio provi spesso anche le qualificazioni in singolare perchè hai detto che ami questo sport. Dal prossimo anno gli ATP 250 avranno le qualificazioni con sedici giocatori invece di trentadue e ci saranno le entry list (prima ci si segnava on site). Questo non permetterà quasi più agli specialisti del doppio senza ranking in singolare di competere. Cosa ne pensi?
"Non mi piace per niente questa nuova regola e sono in disaccordo con tutte quelle che tagliano giocatori dai tabelloni. Credo che i cutoff saranno molto alti per le qualificazioni, quindi tutti quelli che non entrano giocheranno i challenger e anche questi avranno un cutoff più alto, costingendo molti giocatori a tornare ai futures. Un tennista come Bachinger (Matthias,ndr) che è molto forte ma è stato infortunato e adesso è numero 230 non può più giocare le qualificazioni degli ATP, vedremo se almeno entrerà a Happy Valley (challenger,ndr) o a Noumea. I doppisti entreranno ancora qua e là perchè essendoci l'entry list chi non entra si iscriverà ai challenger o ai futures. Adesso tutti danno forfait all'ultimo momento e nessuno può ottenere il visto così velocemente e arrivare in tempo, quindi i doppisti possono segnarsi on site ed entrare. Ad esempio a Chennai credo che il cutoff sarà più o meno 180 ma ci siano possibilità."
Ma chi non ha ranking in singolare non si può iscrivere all'entry list secondo una nuova regola del 2015.
"No, non è possibile iscriversi ma se i giocatori dell'entry list sono terminati e ci sono altri posti in tabellone ci si può segnare come alternates trenta minuti prima dell'inizio dei match."
In effetti questa nuova regola riduce ancor di più la varietà nei tabelloni.E le superfici sono sempre più lente..
"Sì anche io vorrei le superfici un po' più rapide per non avere lo stesso gioco in ogni torneo, ma penso che per l'audience siano più apprezzabili i lunghi scambi di Djokovic e Murray quando giocano un contro l'altro. Non ne sono sicuro però...
Tuttavia alcuni campi veloci si possono ancora trovare.Per esempio nell'inizio di stagione Chennai, Sydney e gli Australian Open sembrano abbastanza rapidi.
"La velocità della superficie non è la ragione principale della velocità delle condizioni. A Chennai è molto caldo e umido quindi di giorno è molto rapido. Ma di sera è abbastanza lento.. E sì gli Australian Open hanno i campi più rapidi dei quattro slam, specialmente nei campi secondari è abbastanza veloce. Penso che la superficie di Melbourne sia perfetta."
Vedo che giochi molto spesso in Italia, ti trovi bene?
"Sì amo giocare in Italia. Il tempo è di norma bello, il cibo fantastico..L'unico lato negativo è che il prize money non è alto e ne paghiamo di tasse il 30%, che è davvero tanto. In più l'organizzazione è qualche volta all'Italiana, non so se sai cosa intendo, il trasporto di solito in ritardo eccetera...”