Negli ottavi di finale del Master 1000 di Parigi-Bercy, Roger Federer viene eliminato in tre set dall'americano John Isner, autore di una prova maiuscola al servizio (27 aces e nessun doppio fallo), con il punteggio di 7-6(3) 3-6 7-6(5). Fatali dunque due tie-break al fuoriclasse elvetico, reduce dalla vittoria del torneo di casa di Basilea e apparso oggi nervoso e fuori condizione per buona parte del match. Per Federer si tratta di un'eliminazione prematura che gli consentirà adesso di prepararsi esclusivamente per le Atp Finals di fine anno, in programma a Londra dal 15 novembre.
Già a inizio partita lo svizzero manifesta qualche tentennamento di troppo e, dopo i primi tre game nei quali nessuno dei due contendenti concede un punto al servizio, deve fronteggiare due palle break consecutive annullate anche grazie alla complicità di Isner, che scaraventa fuori un diritto sulla seconda dell'avversario. Federer ha solo un'occasione per portarsi avanti nel punteggio, ma l'americano salva il break point con uno dei suoi 27 aces di giornata. Si arriva così al tie-break, con Federer che va sotto 4-1 e molla anche di testa, lasciando via libera a Isner, che non si fa pregare e chiude il primo set vincendo il gioco decisivo per sette punti a tre.
Nel secondo parziale Federer è subito spalle a muro, salva tre palle break che lo avrebbero mandato sotto la doccia e con una reazione di orgoglio toglie per la prima e unica volta il servizio al suo avversario, allungando la partita al terzo. Isner sorprende non solo per la continuità alla battuta (ottima la resa anche con la seconda palla, oltre il 51% di punti vinti), ma per la capacità di giocare con precisione sotto rete, dove è impossibile pensare di superarlo con qualche lob. Il servizio dell'americano è una macchina perfetta anche nel terzo set, quando un Federer vagamente più pimpante non riesce comunque a scappar via. Anzi, è lo svizzero a dover salvare una pericolosissima palla break e a trovarsi per ben quattro volte a due punti dalla sconfitta sul 4-5 e sul 5-6. E' ancora il tie-break a decidere un parziale equilibratissimo: Isner parte con un ace, Federer con un servizio vincente. Nel punto successivo lo statunitense si difende alla grandissima nel corpo a corpo sotto rete costringendo l'avversario a una volèe alta di rovescio che non supera il nastro. La testa di serie numero tre del tabellone di Bercy sbanda vistosamente, perde un altro punto al servizio su una seconda palla attaccata da Isner e si ritrova sotto 6-2. Il primo match point viene annullato da una magia dall'elvetico che con un rovescio al volo da metà campo trova la riga come passante. Due servizi vincenti riportano Federer sul 5-6, ma qui Isner non trema e con una prima violenta e al corpo si guadagna l'accesso ai quarti di finale di Bercy, dove incontrerà lo spagnolo David Ferrer, vincitore in rimonta su Grigor Dimitrov.
Per l'americano si tratta della seconda vittoria in carriera su sette sfide contro l'attuale numero tre del mondo, dopo quella in Coppa Davis sulla terra rossa di Friburgo nel 2012. Federer chiude male la sua stagione dei Masters 1000, con un'eliminazione al primo turno a Shanghai e con questa sconfitta oggi a Bercy (gli resta l'acuto di Cincinnati), in attesa di giocarsi da protagonista le Atp Finals di Londra sull'indoor (probabilmente più veloce) della O2 Arena.