Alla fine i pronostici sono rispettati nell'ultimo atto del torneo di Vienna e lo spagnolo Ferrer può festeggiare il suo quinto successo stagionale, il terzo della categoria ATP 500 dopo Rio e Acapulco. Onore allo sconfitto però, l'americano Johnson che, nonostante sia nuovo in questi palcoscenici, ha venduto veramente cara la pelle cedendo solamente al terzo set dopo più di due ore di battaglia.
L'inizio di match è tutto a favore dell'americano il quale, alla prima occasione, riesce a strappare il servizio all'avversario e portandosi subito sul 3-0 a suo favore. Ma lo spagnolo di certo non si spaventa di fronte ad un break e, dal 4-1, riesce a portare a casa 3 game consecutivamente sfruttando la bassa percentuale di prime messe in campo da Johnson e impatta l'incontro sul 4-4. Recupero che però illude Ferrer che non riesce a difendere il suo turno di battuta successivo-complice qualche errore di troppo da fondo campo- e cede il primo parziale per 6-4.
Dal secondo set in poi cambia la musica, e sulla gara calano sempre di più i colori iberici. Dopo i primi giochi caratterizzati da break, è Ferrer a mettere definitivamente il naso avanti nel terzo game e, grazie ad una solidità maggiore da fondo e una buona percentuale di prime palle in campo, stoppa qualsiasi tentativo di rientro del suo avversario e al quinto set point mette in cascina il secondo parziale per 6 giochi a 4.
Nel terzo e decisivo parziale i servizi fanno da padrone, con lo spagnolo che diviene ingiocabile quando mette in campo la prima palla e l'americano che mette a reperto sette ace. Ma l'equilibrio si rompe nell'undicesimo game con Johnson che perde il servizio commettendo troppi errori e un perfetto Ferrer in battuta in questo parziale (0 palle break e appena 7 punti concessi all'avversario) conclude sul punteggio di 7-5 il match a sul favore.