Saluta David Ferrer, spera Tomas Berdych. Questo il responso della Londra di fine anno. Anche i migliori motori necessitano di riposo. Tornei, partite, finali. Una continua battaglia, un'infinita rincorsa che ha stroncato anche uno come lo spagnolo, nato per correre e inseguire ogni pallina fino all'ultimo respiro. Dopo l'ottimo torneo di Parigi-Bercy, l'assolo con Nadal e il brivido dell'impresa con Djokovic, l'appuntamento di fine anno presenta il conto. Non era stato un caso il crollo d'esordio. Due set nettamente persi contro un Rafa in versione normale. Così arriva la seconda sconfitta, con un Berdych attento e glaciale al servizio, dove concede un solo punto.
Un doppio 6-4 per il ceco, che non concede nemmeno una palla break. Al settimo gioco del primo set confeziona le prime chance, che Ferrer con cuore annulla, aggrappandosi al servizio. Ma la caduta è rimandata, non di molto. Il dritto di Tomas fa male, lo smash a rete sancisce l'allungo. Il copione del secondo parziale è simile. Si prosegue lungo l'onda dei servizi fino al 4-4, quando Berdych più sicuro, cinico nei momenti caldi sfrutta il dritto in corridoio di Ferrer e conquista la posta in palio.
Dopo la sconfitta d'esordio con Wawrinka, ieri protagonista di un match super con Nadal, perso solo in due combattutissimi tie-break, la reazione di Tomas tiene vivo un girone in cui a osservare tutti dall'alto è proprio il maiorchino. Duello svizzero-ceco quindi per l'approdo in semifinale. Un Rafa appannato e con un occhio già al penultimo atto potrà lasciar strada a Berdych? "Sarà un gran match, non penso che avrei potuto trovare un avversario più duro. Però è già qualificato per la semifinale, ed è già sicuro del n.1, non si sa mai. Però so che Rafa è un lottatore e non mi regalerà niente."