Ribolle la Premier. É sempre più rossa Manchester. Caldo come non mai l'Old Trafford. Il nuovo corso Moyes, il dopo Ferguson, la grana Rooney. In scadenza fra un anno, ammirato, corteggiato dai potenti d'Europa, dubbioso. Lui vorrebbe andare, il pubblico dei red devils vorrebbe farne una bandiera. L'anima e il cuore della Manchester “operaia” e vincente, da opporre alle fantasie degli sceicchi. Lui, campione, a far da esempio ai giovani diavoli. Guardare Wayne, il suo impegno, la sua attitudine, per diventare grandi. Moyes lo ha avuto all'Everton. Conosce Rooney. Sa che non si può prescindere da Rooney. Ma sa anche che nulla è più importante della squadra. Soprattutto se la squadra in questione è il Manchester United. “Il Manchester United non è Rooney, è la squadra, il club. Non permetterò che lui diventi più importante del club. Rooney è un attaccante, e nel caso  un infortunio fermi Van Persie avremo bisogno di lui. Ma voglio utilizzare anche Welbeck e Hernandez.” Parole forti, chiare. Rooney resta a Manchester, se vuole Manchester. Se capisce che Manchester, questa Manchester, vestita di rosso, abituata a mettere anima e corpo in ogni istante passato sul verde dell'Old Trafford, è terra di calcio e passione. Luogo di culto, oltre i singoli giocatori. Tanti grandi hanno indossato questa maglia. Mai nessuno si è alzato al di sopra della storia. Rooney riflette. Ascolta le sirene. Inglesi. Mourinho lo vorrebbe a Stamford Bridge, per completare il suo Chelsea. Un attaccante che ama sporcarsi le mani Wayne, uno che non si fa problemi a battersi. Uno con la garra. Un vincente.

 

Manchester United che in attesa di sistemare il nodo Rooney ha ormai completato l'acquisto di Garay. Puntello difensivo, pronto a completare un reparto, ancora retto dagli eterni Vidic e Ferdinand, ma bisognoso di nuova linfa. 20 milioni circa al Benfica, 10 dei quali da girare al Real Madrid, in virtù degli accordi scaturiti dalla precedente cessione.

 

Si muove lo United, non restano a guardare le altre. Il City parla con lo scontento Ibrahimovic, l'Arsenal vuole Suarez. Zlatan stanco della bella Parigi, indispettito dall'arrivo del matador, vedrebbe di buon grado un trasferimento alla corte di Pellegrini, mentre Luis aspetta, perchè alle porte c'è l'offerta del Madrid. I gunners sono pronti a mettere sul piatto 40 milioni. Il Real 10 più il cartellino di Higuain. La guerra è aperta, mentre ad Anfield Steven Gerrard rinnova coi reds. Chiuderà la carriera qui. Capitano per sempre. Simbolo. Nell'era dei mal di pancia, storia di calcio antico. Storia rara, per questo ancor più bella. You'll never walk alone.