Se tre indizzi fanno una prova, il chiacchierato scambio tra Jovetic e El Shaarawy non è certo fantascienza. Ma andiamo con ordine. Tarda serata di ieri, al ristornate Nuova Arena di Milano va di scena una cena tra Adriano Galliani e Daniele Pradè. "Ho incontrato casualmente Galliani all'interno di un ristorante" commenterà il d.s. viola "ma non abbiamo assolutamente parlato di scambi tra giocatori. Quando si parla di un possibile scambio tra El Shaarawy e Jovetic si parla di pure fantasie".

Nel calcio le coincidenze sono poche, soprattutto in pieno calciomercato. E soprattutto di questo tipo. Ecco i tre indizi:

1) il ristornate non è Giannino, noto locale dove il plenipotenziario rossonero ama cenare e soprattutto condurre gli affarri. La cena in un ristorante secondario e non abituale sembra più una manovra per evitare occhi curiosi e orecchie indiscrete. Che poi nello stesso ristorante arrivi casualmente Pradè e che entrambi decidano di cenare insieme per parlare di tutto fuorchè di calcio è, non dico sospetto, ma quantomeno inverosimile. 

2) La Fiorentina in casa ha un vero e proprio caso Jovetic. Il giocatore di recente ha dichiarato senza mezze misure che vorrebbe la Juventus, squadra invisa sia al club (leggasi vicenda Berbatov) che alla tifoseria. Una dichiarazione alla quale difficilmente si può porre rimedio, rimedio mai davvero nemmeno cercato dall'entourage del fantasista montenegrino. Jovetic dunque vorrebbe lasciare Firenze, ma l'arrivo di Tevez in bianconero complica il passaggio a Torino. L'attacco di Conte ad oggi vanta sei elementi, tra cui i neo acquisti Tevez e Llorente che di fatto compongono la coppia titolare di partenza. Marotta dovrà sfoltire il reparto cedendo Matri e Quagliarella ma potrebbe non bastare, con Giovinco e soprattutto Vucinic che non vogliono essere relegati ai margini del progetto, e al contempo sono difficili da vendere per via della valutazione. L'esborso di una cifra intorno ai 25 milioni per arrivare ad un giocatore che si dovrà poi giocare la maglia con il neo numero 10 bianconero non rientra prevalentemente nelle possibilità finanziarie della Juventus che ora si dovrà concentrare in giocatori di altri reparti, leggasi Ogbonna e Kolarov. 

3) Il Milan ha deciso che la prossima stagione giocherà con il 4-3-1-2. Nel ruolo di trequartista l'unico di ruolo è Riccardo Saponara, stellina dell'Empoli ma che di fatto viene dalla Serie B e non potrà - ne dovrà - avere da esordiente sulle spalle l'intero peso della manovra rossonera. Boateng, giocatore di fatto sul mercato, ha comunque dimostrato che in quella posizione sfrutta le doti da incursore grazie ai movimenti delle punte, ma non può svolgere il ruolo primario, quello di playmaker. L'alternativa è sul mercato e si chiama Keisuke Honda, ma il giapponese si svincola in dicembre e prenderlo oggi significa versare nelle casse del CSKA di Mosca una cifra intorno agli 8 milioni, cifra che il Milan attualmente non può spendere se prima non fa cassa. El Shaarawy, a torto o a ragione, è stato messo di fatto sul mercato al fine di garantire denaro contante per le casse del Milan.

I giocatori sono praticamente coetanei e hanno indicativamente la stessa valutazione di mercato. Uno scambio dunque tra i giocatori risulterebbe dal punto di vista sia tattico che finanziario una manovra ineccepibile