In attesa che si sblocchi la situazione di Cavani (pare che il Chelsea abbia fatto un'offerta da 52 milioni cash, ma il giocatore vuole il Real), il Napoli è attivissimo sul mercato ed è sul punto di chiudere la trattativa per assicurarsi uno dei più promettenti portieri al mondo, il brasiliano del Santos Rafael, inseguito da diversi club italiani.
Il direttore sportivo azzurro Bigon avrebbe già trovato l'accordo con il 23enne Rafael Cabral Barbosa sulla base di un quadriennale da 1,2 milioni a stagione; restano da limare alcuni dettagli con il Santos, che chiede 6-6,5 milioni, mentre il Napoli per ora si è fermato a 5. Tra le parti balla ancora un milione; una quisquilia, a questi livelli. Il club di De Laurentiis ha superato nelle ultime ore l'Inter e la Roma, altrettanto interessate al giovane portiere carioca, che ora dovranno sondare altre piste (la Roma starebbe addirittura pensando a Julio Cesar, uno degli eroi del 'triplete' nerazzurro).
Il fronte brasiliano non è però l'unico sul quale si stanno muovendo gli uomini mercato di De Laurentiis: Benitez ha chiesto un difensore, e precisamente il 28enne Adil Rami del Valencia, per il quale si chiuderà a 10 milioni, e una punta duttile, esprimendo preferenze per il gioiellino 21enne del Real Madrid Alvaro Morata, protagonista con la selezione spagnola agli Europei di categoria in Israele e già autore di 2 gol in 14 presenze con i 'blancos'.
Se per Rami le sensazioni sono favorevoli, per Morata è più difficile, anche se il suo contratto scade nel 2015 e il Real non s'è ancora mosso per rinnovarlo (Perez è troppo impegnato a sedare i 'mal di pancia' di CR7); a questo punto, risultano incomprensibili le parole di stima di Benitez per il trascinatore dell'Under 21 Insigne, il cui spazio verrebbe drasticamente limitato dall'arrivo di un altro giocatore offensivo. Già, perchè intanto il belga Dries Mertens è sbarcato a Napoli, e il suo agente, Soren Lerby (lo stesso di Sneijder..), assicura che non vede l'ora di iniziare questa nuova avventura. D'altronde l'erba del vicino è sempre più verde, o almeno sembra tale.