Uno-due di Di Carmine e il Verona si prende il settimo posto. I ragazzi di Juric ripartono forte e battono 2-1 il nuovo Cagliari di Zenga che ci ha provato in tutti i modi a recuperare lo svantaggio ma i gialloblu tengono bene e portano a casa i tre punti. A firmare il risultato finale ci pensano nel primo tempo un super Di Carmine, che segna di testa e di destro con un tiro strabiliante, e il Cholito Simeone, ma il suo gol non basta ai sardi per rimontare lo svantaggio. Per il Verona questo successo vale il sorpasso sul Milan, il settimo posto in classifica e il -1 dal Napoli, mentre per il primo Cagliari di Zenga c’è bisogno di tempo e di lavoro per risollevare una squadra che non vince in campionato dal 2 dicembre.
Le formazioni
Juric sceglie la difesa a tre dove c’è la sorpresa principale della serata: Gunter parte dalla panchina, al suo posta dal 1’ spazio a Empereur. Per il resto dello schieramento, Verre viene preferito a Zaccagni nella posizione di trequartista insieme a Borini: entrambi agiscono alle spalle dell’unica punta Samuel Di Carmine. Nel Cagliari, Zenga deve fare a meno di due pedine importanti come Nainggolan e Joao Pedro: nel 3-5-1-1 scelto Gaston Pereiro alle spalle di Simeone, sugli esterni di centrocampo spazio a Ionita e Pellegrini.
Nella prima mezz’ora al Bentegodi si scatena un vero e proprio uragano gialloblu su un Cagliari in balia degli attacchi del Verona: la squadra di Zenga soffre moltissimo, in virtù anche dei nuovi schemi, e vede arrivare le offensive dei ragazzi di Juric da tutte le parti e con una velocità veramente disarmante. Dopo nemmeno 60” infatti Cragno è già chiamato all’intervento sul destro di Lazovic, scatenato sulla fascia sinistra. L’esterno serbo infatti sfonda da quella parte dove Ionita fatica a contenerlo e dai suoi piedi al 14’ esce l’assist del vantaggio veronese: cross tagliato per la testa di Di Carmine che gira dal limite dell’area piccola sotto la traversa e fa 1-0. Passano pochi minuti, il Cagliari è frastornato e di nuovo l’ex Genoa mette paura a Cragno: imbucata stupenda di Amrabat per Lazovic che sterza e calcia con deviazione, la palla si impenna e centra l’incrocio dei pali pieno. Ma è solo questione di minuti per il raddoppio, perché il Verona continua a costruire e al 26’ arriva il 2-0: perde palla in uscita il Cagliari, Verre la lavora alla perfezione e poi serve Di Carmine che dai venti metri si inventa un destro strabiliante che si infila alle spalle di Cragno firmando il raddoppio. Il gol del 10 gialloblu sembra determinare un controllo assoluto da parte dei padroni di casa ma al 35’ arriva la svolta: dopo aver fischiato un fallo a favore del Verona per un intervento su Borini, Manganiello viene richiamato all’on-field review e inverte la sua decisione estraendo il rosso diretto all’indirizzo dell’ex Milan, lasciando quindi il Verona in 10 uomini. L’espulsione scuote decisamente il Cagliari che forte anche dell’uomo in più alza il baricentro, inizia a mettere pressione al Verona e al 43’, agli sgoccioli del primo tempo, trova il gol che riapre la partita: girata mancina perfetta del Cholito Simeone per il 2-1 nel finale della prima frazione.
Il secondo tempo si apre con due cambi, ovvero gli ingressi di Miguel Veloso e Birsa rispettivamente per Verre e Pereiro, ma i ritmi sono decisamente più bassi: dopo i primi 45’ ad un’ottima velocità, Verona e Cagliari rientrano in campo con il freno a mano leggermente tirato. I gialloblu, vista anche l’inferiorità numerica, pensano soprattutto a chiudersi per poi cercare il fraseggio veloce per andare in contropiede e sorprendere un Cagliari che ci prova in tutti i modi a far male ai ragazzi di Juric ma Silvestri non viene quasi mai impegnato. Zenga al 68’ decide quindi di abbandonare la difesa a tre e di giocarsela a viso aperto, inserendo anche Paloschi, ma al 70’ arriva il secondo rosso della serata che riporta la parità numerica: Cigarini, già ammonito, ferma irregolarmente la ripartenza del Verona e viene espulso per doppia ammonizione, lasciando anche il Cagliari in 10 uomini. Nonostante l’espulsione l’obiettivo del Cagliari resta quello di trovare il pari e nel finale la squadra di Zenga apre l’assedio all’area di rigore veronese che sente correre un brivido lungo la schiena all’87’ quando a due passi Pisacane non riesce ad impattare bene la palla e di testa e a spingerla in porta per il gol del 2-2. Nei minuti di recupero il Verona regge bene: al Bentegodi finisce 2-1.
Il tabellino
Hellas Verona 3-4-2-1 | Silvestri; Rrahmani, Kumbulla, Empereur; Faraoni, Amrabat, Badu, Lazovic (Dimarco, min. 85); Verre (Miguel Veloso, min. 46), Borini; Di Carmine (Zaccagni, min. 48). Allenatore: Juric
Cagliari 3-5-1-1 | Cragno; Cacciatore (Mattiello, min. 68), Ceppitelli, Pisacane; Ionita (Paloschi, min. 68), Nandez, Cigarini, Rog, Pellegrini (Lykogiannis, min. 85); Pereiro (Birsa, min. 46); Simeone. Allenatore: Zenga.
Arbitro Gianluca Manganiello. Ammoniti Pereiro (min. 16), Badu (min. 34), Nandez (min. 34), Pisacane (min. 51), Cigarini (min. 58), Ceppitelli (min. 80). Espulso Borini (min. 35), Cigarini (min. 70)
Match valido per la 25^ giornata della Serie A TIM. Si gioca allo stadio Marcantonio Bentegodi di Verona.