Massimiliano Allegri non ha voglia di sottovalutare il Cagliari. Intervenuto in conferenza stampa, il tecnico della Juventus ha esordito proprio parlando dei sardi: "Chiedo quello che dobbiamo fare, vincere la partita. La dimostrazione è che anche a Empoli dove abbiamo avuto difficoltà oggettive, perché siamo partiti bene poi ci siamo addormentati, è che vincere le partite non è semplice. Ti vai a scontrare che hanno obiettivi da raggiungere e poi giocare contro la Juve, quest'anno ancora di più, fare risultato positivo rappresenta un traguardo importante e da ricordare. Noi dobbiamo avere grande rispetto e tenere alta la concentrazione per vincere le partite, che si vincono sul campo. E non possiamo permetterci di lasciare punti per strada perché Inter e Napoli ci sono dietro. Il campionato è lungo, ci sono tanti punti a disposizione e non possiamo sbagliare".
Continua, Allegri: "Il campionato è una roba diversa dalla Champions perché lì sono meno partite e sono tutte di grande livello, in campionato è diverso. E noi possiamo mettere a rischio questo campionato perché abbiamo questi cali di tensione. Paradossalmente abbiamo subito meno contro il Genoa che contro l'Empoli. Domani arriva il Cagliari, che è la squadra che corre di più, ha tecnica e un attaccante come Pavoletti che è tra i più forti in area di rigore e nel gioco aereo. Dobbiamo tornare a vincere nel nostro stadio in campionato e poi pensare alla Champions per chiudere il passaggio del turno e poi andiamo a Milano prima della sosta. Ci aspetta una bella settimana".
Da uomo di calcio qual è, il tecnico bianconero analizza poi il momento generale dei suoi ragazzi: "Stiamo andando forte, ma anche dietro vanno forte. L'Inter sta facendo un grande campionato, il Napoli ha perso lo scontro diretto e questo fa la differenza tra noi e il Napoli. Non dobbiamo pensare a quello che si è fatto, domani abbiamo una partita singola e va vinta. Per fare questo serve grande rispetto dell'avversario per tutta la gara a meno che non sia in grado di chiuderla prima. Finora abbiamo fatto 2 gol e se non sbaglio solo con il Napoli ne abbiamo segnati 3. Quest'anno creiamo di più ma rispetto all'anno scorso abbiamo meno percentuale realizzativa. E in questa minore percentuale ci sono i gol che mancano su palla inattiva e domani dobbiamo fare gol così".
Si passa poi a parlare di Bernardeschi, uno che ha subito un'evoluzione positiva: "Ci vuole equilibrio. Federico che ha fatto passi da gigante, dopo le prime partite è stato dipinto come trasformato e diventato un grande giocatore. Poi è andato via dalla Nazionale ed è venuto via con un problema muscolare e l'abbiamo trascinato. E ora l'ho fermato e finché non sta bene non rientra. Le prestazioni ultime sono dovute a questo fatto. Ci vuole calma ed equilibrio, ci facciamo prendere troppo da facili entusiasmi, soprattutto su giocatori che devono ancora crescere sotto l'aspetto mentale. Federico è giovane perché ha 24 anni, ha fatto un salto pazzesco ed è merito suo, ma prima di trovare la giusta maturità ci vuole un po' di tempo. Vale per lui, per Rugani e per i tanti giovani che ci sono in Italia. In Italia ci facciamo prendere troppo dall'entusiasmo".
E, sulla possibile formazione: "Pjanic e Matuidi giocano a meno che non svengano oggi. Il terzo devo scegliere tra Bentancur, Cuadrado mezz'ala e Khedira, che è tanto che non gioca. Dietro rientra Cancelo, Bonucci, devo scegliere uno dei due centrali e a sinistra devo decidere se far giocare De Sciglio o Alex Sandro, che ha fatto tante partite. Davanti Ronaldo gioca e devo capire oggi bene chi far giocare con lui. Mandzukic è un po' che è fuori, sta bene, aveva bisogno di rifiatare per recuperare energie a livello mentale. Il mediano, vediamo se giochiamo a tre o a due, accanto a Ronaldo chi mettere, se Dybala, Mandzukic o Douglas Costa che sta tornando in buona condizione, era andato via un po' ora è tornato. Perin? no, gioca Szczesny".