Una rimonta inaspettata, che complica i piani e che costringe alla vittoria in trasferta. L’Atalanta prepara il match contro il Sarajevo con la massima concentrazione, per evitare una eliminazione che avrebbe del clamoroso, a questo punto e con un avversario modesto. Nella gara d’andata per Gian Piero Gasperini, oltre al risultato molto deludente, è arrivata la preoccupazione nata dalle condizioni di Alejandro Gomez: il Papu, al termine della partita, era uscito zoppicante dagli spogliatoi per un fastidio al perone. L’argentino non ha preso parte all’amichevole con la Virtus Bergamo, ma le sue condizioni sono decisamente migliorate e riprenderà a breve ad allenarsi con il resto del gruppo, mettendo nel mirino la trasferta in Bosnia, dove con tutta probabilità scenderà in campo dall’inizio, al suo solito posto in attacco.

Accanto a lui è pronto a scatenarsi Duvan Zapata, alla caccia della prima da titolare con la sua nuova maglia: al Mapei Stadium ha avuto a disposizione poco più di mezz’ora, ma ora la sua condizione fisica sta crescendo a vista d’occhio – come si è notato nell’amichevole con la Virtus in cui ha segnato un goal - ed il colombiano è favorito per giocare dal primo minuto. Anche perché Josip Ilicic continua a non essere disponibile: lo sloveno è alle prese con una infiammazione che lo costringe a fare uso di antibiotici e a saltare tutte le sedute di allenamento con i compagni; difficile dunque che possa giocare giovedì, anche se per un breve spezzone.

A completare il tridente ci sarà Musa Barrow, in vantaggio su D’Alessandro; occhio però alle quotazioni in rialzo di Mario Pasalic, appena arrivato e già in rete con la Virtus dopo 9 minuti di gioco, che potrebbe giocare sia in appoggio ai due attaccanti, sia in mezzo al campo come mezzala, reparto in cui dovrebbe essere confermato Matteo Pessina, bloccato prima del trasferimento a Palermo, con De Roon a completare la cerniera. Sugli esterni Hateboer e Gosens, mentre la difesa sarà riconfermata in blocco, con Masiello, Toloi e Mancini davanti a Berisha.