Sera dei miracoli,  per l'Atalanta di Gian Piero Gasperini. L'Atalanta vince 2-0 contro lo Shakthar Donetsk e, ringraziando il City vittorioso contro la Dinamo, passa il turno come seconda. Un risultato assurdo e un cammino assurdo, per la Dea, qualificata nonostante le tre sconfitte iniziali. Dopo un primo tempo positivo, l'Atalanta passa in vantaggio con Castagne e dopo l'eterno consulto del VAR. Sfruttando anche l'uomo in più, i bergamaschi la chiudono con Pasalic all'80'. Chiude i giochi, Gosens, che ringrazia Stepanenko e cala il tris. Allo Shakhtar, invece, non resta che il terzo posto. 

Padroni di casa che scendono in campo con il 4-2-3-1. Davanti a Pyatov, difesa a quattro composta da Dodo, Kryvtsov, Matviyenko e Ismaily. Mediana formata da Stepanenko e Alan Patrick, incaricati di sostenere il tris di trequartisti Tete-Kovalenko-Taison. In avanti, confermato Junior Moraes. Solito 3-4-2-1 per gli ospiti, con Gomez e Pasalic alle spalle di Muriel. Gollini in porta, protetto da Djimsiti, Palomino e Masiello. Cordata mediana formata da Freuler e De Roon, affiancati dagli esterni di centrocampo Castagne e Gosens.

Atalanta subito aggressiva nei primi minuti. Gli uomini di Gasperini pressano la disattenta difesa di casa, creando qualche scompiglio dalle parti di Pyatov. Al quinto, prima grande chance: Ismaily sbaglia un retropassaggio, Gomez allarga per Pasalic che non riesce a metterla bene in mezzo. Il suo cross viene infatti disinnescato da Pyatov. Tre minuti dopo Muriel pericoloso, il tiro del colombiano termina sul fondo. Se in difesa trema, lo Shakthar si conferma pungente in avanti. Al quarto d'ora, infatti, gli ucraini confermano la loro pericolosità con una bella azione che porta al goal di Kovalenko. Al momento di ricevere la sfera, Tete scatta però in offside e vanifica la bella trama dei suoi. Gli ucraini giocano molto bene sulle fasce, tagliando spesso alle spalle di Gosens e Castagne ma non trovando il varco giusto. Al 19' bella progressione di Tete che serve Taison, il suo tiro viene rimpallato da un centrale orobico.

Dopo una fase abbastanza confusa e tesa, altra buona occasione per l'Atalanta al ventottesimo. Da buona posizione, infatti, gli orobici conquistano un calcio di punizione prezioso. Luis Muriel la spara però alta. La più grande occasione di gara capita però allo Shakthar. Al 36', infatti, Junior Moraes sbuca in area e di testa impegna Gollini in una parata davvero istintiva. La gara regala poche altre emozioni nel primo tempo. Dopo i sussulti iniziali, le due formazioni hanno abbassato e non poco i ritmi del proprio gioco. L'Atalanta ha come sempre creato ma sprecato sulla trequarti, gli ucraini dello Shakthar hanno invece preferito attendere e ripartire, mancando però del plus decisivo per bucare Gollini.

Seconda frazione che vede un'Atalanta cominciare da dove aveva interrotto: attaccando. Al 50', bolide da punizione di Luis Muriel, Pyatov la mette in corner senza troppi fronzoli. Tre minuti dopo, tunnel del Papu che, da sinistra, la spara alta. Rischiando qualcosina - si veda il fallo al limite di Muriel che quasi costa il doppio giallo - l'Atalanta riesce comunque a tenere il passo degli ucraini e, complice il risultato a favore tra City e Zagabria, comincia a pressare. Lo Shakthar non ci sta a fare la parte della Cenerentola e crea un'altra, clamorosa occasione al 64'. Tutto parte dai piedi di Taison e si conclude con un miracolo di Gollini. Passa un minuto e tutto lo stadio tace per il goal dell'Atalanta. Triangolo dalla sinistra tra Gomez e Malinovskyi, il pallone finisce in mezzo a Castagne che la mette dentro dopo la parata di Pyatov. L'arbitro, consultando il VAR, assegna ai bergamaschi la preziosissima rete. 

Le formazioni si allungano e l'Atalanta ci prova ancora al 69' con Muriel. Tiro però centrale. Al 74', invece, Pasalic tutto solo non riesce a servire un compagno. Nerazzurri visibilmente stanchi. Molto tesi gli ucraini, che due minuti gioco subiscono anche il rosso diretto di Dodo' per una manata a Freuler. Decisione severa da parte del direttore di gara. L'uomo in più viene massimamente sfruttata dagli uomini di Gasperini, che all'80' marca la seconda rete della sua sfida. Da corner, Pasalic non viene marcato da nessuno e batte Pyatov, per la gioia del proprio allenatore. Gli ucraini ci provano fino alla fine e sfiorano il 2-1 all'85'. Dal limite, Ismaily tira trovando la deviazione di De Roon. Pochi secondi dopo, capovolgimento di fronte e conclusione sibillina di Malinovskyi. Pyatov dice di no. Cinque minuti dopo, un miracolo di Gollini blinda il risultato. L'ultimo squillo di gara capita al 95', quando è Gosens a fare 3-0. Migliore in campo per i padroni di casa, Pyatov. Per gli ospiti in evidenza Gomez.