La Serie A è in pausa e sospesa tra due fuochi e con incertezza se si potrà mai davvero riprendere. Bergamo continua a contare i morti dell'epidemia, ma noi ci occupiamo di sport e allora vogliamo raccontare una favola, magari chi la legge potrebbe passare qualche momento felice.

Oggi raccontiamo di una squadra che deve insegnare al Paese che si può risorgere e non mollare mai. L'Atalanta è esempio della città di Bergamo. Il non mollare è nel loro DNA e, in questa stagione, la squadra della Dea ha mostrato dei muscoli importanti. Una stagione che continua a vederla assoluta protagonista del nostro campionato, una favola che è diventata certezza e che sta coronando un capolavoro. 

In Italia ci hanno abituato a fare stagioni importanti e da assoluta protagonista e basta vedere la qualificazione in Champions in questa stagione e la finale di Coppa Italia la scorsa. Ma il vero miracolo della squadra della Dea è la grande stagione della Champions League: squadra di quarta fascia al primo sorteggio, girone abbordabile e qualificazione sofferta, ma il vero miracolo arriva agli ottavi: squadra neroazzurra che affronta il Valencia da sfavorita, ma capace di mettere a segno due bellissime partite e meritarsi i quarti della massima competizione europea. Un sogno quello dei quarti che il Coronavirus potrebbe ingiustamente rovinare, seppur è doveroso sospendere le competizioni europee.

La squadra bergamasca ha mostrato un grande gruppo e di remare nella stessa direzione: Gasperini si sta togliendo parecchi sassolini dalla scarpa dopo il fallimento all'Inter e sta dimostrando di essere un allenatore da grandi palcoscenici e che il suo Genoa (quello di Milito e Thiago Motta) non era solo un caso. Zapata e Muriel formano un duo fisico invidiabile, Ilicic e il Papu sono la fantasia al potere e i giovani talenti di casa Atalanta stanno mostrando di capire il nostro campionato e merita di essere citata la straordinaria stagione di Gollini.

Comunque vada le decisioni del potere del calcio, questa squadra si è guadagnata rispetto e attenzione anche a livello europeo e potrebbe davvero essere la bella sorpresa in Europa e, con le sue gesta, aiutare la città di Bergamo a rialzare la testa e a ripartire non mollando mai come il DNA dell'Atalanta e della città.

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