Il progetto tecnico e tattico della Juventus di Massimiliano Allegri è sempre in evoluzione, in continuo cambiamento, in base ai giocatori a disposizione, ma l'ultima soluzione escogitata dal tecnico livornese riguarda un calciatore già presente in rosa: Federico Bernardeschi. L'ex Fiorentina ha faticato a trovare spazio nell'inizio della scorsa stagione, ma con l'avanzare dell'annata ha sempre trovato il modo di ritagliarsi minuti importanti e alcune volte lo ha fatto sia da esterno destro, sia da trequartista centrale.
Allegri, però, vorrebbe arretrarne il raggio d'azione a centrocampo trasformandolo in una mezz'ala di qualità e spinta. Il livornese è uno a cui piace trasformare i propri atleti, lo ha fatto con Boateng al Milan e con Mandzukic a Torino, e in questa stagione ha individuato in Bernardeschi le potenzialità per fare il centrocampista. Il lavoro inizierà già nel ritiro di Luglio e nelle prime amichevoli stagionali, dove il toscano comincerà a giocare al fianco di Pjanic e dell'altra mezz'ala, teoricamente Emre Can, e arriveranno sin da subito i primi riscontri. L'idea, nata già lo scorso anno, si è fatta concreta in questi giorni di vacanza in cui Allegri si trova a Livorno per il suo camp estivo, da cui ha rilasciato parole d'elogio verso l'impegno dell'ex Fiorentina: "Bernardeschi mezzala è un'idea, può farlo. Quest'anno ha imparato a fare la fase difensiva da esterno, può imparare a farla anche da interno perché è intelligente. Della sua stagione mi sono piaciute la voglia e il carattere. Ha capito che un conto è giocare nella Fiorentina e un conto è giocare nella Juventus, dove ogni pallone è importante perché può decidere tra vittoria e sconfitta, cosa che in bianconero conta più che altrove. Ha capito questo e tante altre cose. Mi piace e avrà un futuro importante".
Lo spostamento di Bernardeschi andrebbe visto anche nell'ottica di creare spazio sugli esterni per un volto nuovo, capace di imporsi e di rendersi decisivo sin da subito con gol ed assist. Soprattutto l'aspetto della finalizzazione è essenziale, poiché sia il toscano, sia Douglas Costa peccano in questa caratteristica. Entrambi sono giocatori più propensi all'assist che al gol, scaricando quindi le responsabilità su Higuain e Dybala. Entrambi, però, non possono viaggiare a cento all'ora per tutta la stagione e allora ecco che si crea la necessità di aver un terzo goleador, un esterno capace di farsi trovare pronto in zona gol quando chiamato in causa.