Nella partita contro il Crotone, ieri, Christian Maggio ha salutato il pubblico del San Paolo. Il suo addio al Napoli dopo 10 stagioni è praticamente certo, il laterale destro vicentino però non appenderà le scarpette al chiodo, continuerà a giocare per almeno un altro paio d'anni, forse chisà, ancora in Serie A se dovesse pervenirgli l'offerta giusta. E' intervenuto ai microfoni di Radio Kiss Kiss, dove il terzino questo pomeriggio ha ammeso: "È stata una giornata davvero difficile, ma resterà sempre nel cuore. La vita però va avanti. Si cresce, bisogna guardare il futuro. I tifosi sono stati unici, mi hanno regalato questa giornata indimenticabile".

Maggio dispensa ringraziamenti, ma non al tecnico Maurizio Sarri, che lo ha tenuto seduto per l'intera partita in panchina. Gli ha preferito Hysaj anche nell'ultimo atto stagionale: "Sono rimasto un po' deluso da lui, questo non posso negarlo. Pensavo di potere entrare perché ci tenevo a chiudere questo mio ciclo nel miglior modo possibile. Sarebbero bastati anche solo 10' minuti, per saggiare il campo, per prendermi l'applauso della gente, penso che l'ho meritato. Ho onorato la maglia azzurra ogni qualvolta sono stato chiamato in causa. Meritavo maggiore attenzione, ma va bene così, accetto tutto con massima professionalità".

Infine, pungolato dai cronisti, ha accennato qualcosa circa il suo futuro prossimo, senza però sbilanciarsi più di tanto: "E' difficile che io rimanga qui a Napoli. I cicli si aprono e si chiudono. Nei prossimi giorni farò le mie valutazioni e sceglierò la soluzione migliore per me e per la mia famiglia. In ogni caso, Napoli resterà sempre nel mio cuore, qui sono cresciuto come giocatore e come uomo. Dieci anni non si possono cancellare, sono grato al Presidente Aurelio De Laurentiis che mi ha sempre fatto sentire parte integrante della famiglia, anche in questi ultimi due/tre anni, nei quali ho giocato di meno".