SPAL ed Atalanta si dividono la posta nella 31esima giornata del campionato di Serie A. 1-1 il risultato finale al Paolo Mazza, in una sfida che dunque non sposta più di tanto gli equilibri nelle zone della classifica che competono le due squadre. Un pari tutto sommato coerente con quanto visto in campo: è stata effettivamente una bella gara, molto equilibrata ed intensa, con un gol ed un legno per tempo. Di seguito, la cronaca del match.
Per quanto riguarda le formazioni, Leonardo Semplici opta per un 3-5-2. Davanti al portiere Meret spazio a Cionek, Salamon e Felipe. Lazzari e Costa si muovono da tornanti, con Grassi, Viviani e Kurtic in mediana. Paloschi fa coppia con Antenucci in attacco. La risposta di Gian Piero Gasperini è schierata con un 3-4-1-2: Berisha sta fra i pali, mentre i tre centrali sono Mancini, Palomino e Masiello. Sulla linea di centrocampo troviamo invece Hateboer, De Roon, Freuler e Gosens. Cristante è il trequartista alle spalle di Petagna e Gomez nel reparto avanzato.
Sin dai primi minuti la partita si mostra come l'avremmo tutti quanti prevista alla vigilia: molto intensa e tesa, anche fomentata da un ambiente caldo. Inizialmente è la fazione nerazzurra a prevalere ed a crearsi le migliori occasioni, grazie ad un pressing piuttosto intenso. Gosens va subito al tiro su cross dell'altro esterno, trovando la respinta di Meret; risultato nullo anche per De Roon ed Hateboer, che appena fuori dall'area tentano due conclusioni. Dopo una decina di minuti su questo copione i ferraresi iniziano a recuperare metri e con Grassi hanno una grande occasione: Berisha, col piede, ferma il diagonale del centrocampista, defilato sulla sinistra nell'uno-contro-uno dentro l'area. Anche i ferraresi trovano una serie di conclusioni: in particolare sono Viviani e soprattutto Filippo Costa a creare pericoli. L'esterno è lanciato da un rimpallo favorevole verso la porta, ma Palomino devia fuori la sua battuta verso il primo palo, da distanza piuttosto favorevole. Tutto questo, quando siamo soltanto al 22esimo.
L'intensità continua però ad essere feroce è l'inerzia è sempre più per i padroni di casa. La Dea si rintana e preferisce andare più sui contropiedi; in una di queste situazioni, il Papu Gomez crea la più grande chance del primo tempo. L'argentino, dalla sinistra del limite dell'area, calcia a giro e colpisce il palo alla propria destra; Freuler sarebbe poi anche nella posizione giusta per il tap-in vincente, ma un fuorigioco è fatale per lo svizzero e si riparte dunque da calcio di punizione. Allora sembra che sia tornata una fase di grande equilibrio, ma arriva immediatamente l'1-0. Siamo a sei minuti dalla fine del primo tempo e Viviani pennella da fermo verso il secondo palo, cogliendo impreparata la linea avversaria: da due passi, in tuffo di testa, Thiago Cionek può allora siglare il vantaggio, colpendo dritto davanti a sé. Al duplice fischio, il parziale sarà ancora questo.
Esattamente come avvenuto in precedenza, anche nella ripresa gli ospiti spingono subito sull'acceleratore. È ancora Gomez il più pericoloso, con un bell'inserimento dentro l'area ed un tiro ad incrociare contro cui Meret si oppone bene. Tuttavia questo lampo resta isolato e le occasioni da gol non arrivano con continuità. In questo modo gli estensi tornano ad offendere e trovano una grandiosa intensità, quella che conduce la spettacolare azione poco dopo l'ora di gioco: un cross basso respinto porta alla conclusione destrorsa dal limite di Federico Viviani, che si stampa sulla traversa. Sembra che il legno appena colpito sia proprio la sliding door del match quando, giusto pochi secondi dopo, Freuler trova un inserimento sensazionale sul primo palo e impatta bene il pallone di testa, ma non inquadra per centimetri il bersaglio.
Tuttavia in questa tempesta d'intensità un quarto d'ora è tantissimo e quello finale è infernale. Ad aprirlo c'è l'episodio che porta al pareggio: Gosens mette il milionesimo traversone dentro l'area, Gomez è pronto a colpire ma Costa lo spinge e per l'arbitro è calcio di rigore. Siamo al 78esimo quando di conseguenza Marten De Roon calcia dal dischetto ed incrocia la traiettoria, con un'angolazione su cui Meret trova solo una deviazione ininfluente. Il parziale è dunque cambiato: 1-1. Nel finale i romagnoli non trovano più grande forza nelle gambe e mollano un po' la presa, finendo per concedere alcune palle gol: le più nette sono quelle capitate al neo-entrato Barrow, che dopo una mischia calcia potente sul primo palo trovando l'opposizione del portiere avversario, ed ancora a De Roon, con una botta da fuori che si spegne troppo alta. Nulla che cambi però il risultato: quando l'arbitro fischia il risultato è di parità.