"E' sempre difficile andare a vincere in trasferta, soprattutto quando la matematica non dà la salvezza. Contro la Lazio la stavano addirittura vincendo. Si tratta di una squadra, il Cagliari, organizzata e con un buon allenatore. Sarà un ambiente caldo. E siamo tutti arrabbiati per le ultime prestazioni". Testo e parole di Walter Mazzarri, allenatore del Torino che, in vista della trasferta di Cagliari mette in guardia i suoi dalla voglia e dalla necessità dei sardi di fare punti per uscire dalle zone calde della classifica.
Un Torino che, nelle ultime giornate, non è riuscito a dar seguito ai buoni risultati ottenuti nelle prime cinque partite sotto la guida del tecnico toscano e, dopo la pausa, i granata potrebbero cambiare qualcosa: "Dopo le prime gare in cui abbiamo fatto risultati c'è stato bisogno di cambiare qualcosa. In questa settimana ho fatto più verifiche per quanto riguarda il modulo. Quando ci sarà la maturità giusta per cambiare in corsa avremo qualcosa in più. Oggi farò l'ultima verifica".
Tempo per analizzare anche il calo delle ultime settimane, con Mazzarri che tuttavia punta ad archiviare quanto accaduto per guardare al prosieguo della stagione: "Sono tante le considerazioni da fare da questo punto di vista. Ora pensiamo a fare bene le ultime dieci partite. Domani mi aspetto una partita tosta, anche se non voglio parlare troppo presto. Serve fare i fatti sul campo e parlare poco. Ora voglio vedere risposte in campo, quello che facciamo in allenamento dovrà essere applicato soprattutto sul terreno di gioco".
Un breve passaggio anche sulla richiesta, da parte di Cairo, di un maggiore utilizzo dei giovani presenti in organico in queste ultime partite, con il tecnico ex Reggina, Napoli ed Inter tra le altre che risponde così: "Nel calcio di oggi si gioca in 14. A me interessa l'equilibrio di squadra. Dobbiamo fare al meglio le ultime dieci partite. Le mie scelte verranno indirizzate solo per il finale. Bonifazi? Il discorso va al di là delle mie scelte, contano le condizioni fisiche. E in questo senso è facile essere penalizzati".
Infine, una battuta conclusiva con il ricordo di Mondonico: "L'ultimo ricordo è quello della sua signorilità, quando faceva l'opinionista. E' un periodo in cui troppe persone di spessore sono venute a mancare. L'ultimo trofeo qui a Torino lo ha portato lui, e siamo tutti quanti addolorati".