Dopo la pausa per la disputa delle gare amichevoli fra Nazionali, è nuovamente tempo di campionato. L'Atalanta riprenderà il cammino, che si spera la condurrà per il secondo anno consecutivo in Europa.  E per qualificarsi in Europa League serve il settimo posto, a meno che non si verifichi un’ipotesi improbabile, con il Milan vittorioso in Coppa Italia e fuori dalla top six in campionato: solo in quel caso, la settima resterebbe a bocca asciutta. Impegno sulla carta abbordabile, tra le mura amiche dell'Atleti Azzurri d'Italia la Dea se la vedrà contro l'Udinese, squadra ormai senza obiettivi stagionali.

Oggi Gasperini lavorerà con il gruppo 'allargato' pochè gli ultimi nazionali rientreranno a Zingonia. C'è però una tegola pesante sull'Atalanta. Leonardo Spinazzola, rientrato in anticipo a Zingonia per infortunio, ha subìto una distorsione al ginocchio destro in allenamento con l'Italia, e secondo le prime stime dovrebbe stare fermo per almeno due settimane. Ha dovuto saltare anche l'impegno con la Nazionale di Di Biagio a Wembley, lui che veniva dato nell'undici di partenza. E' a Bergamo, dove si è già sottoposto a tutte le cure del caso. Certo, dunque, il suo forfait sabato pomeriggio, con il tecnico orobico costretto a rispolverare Gosens sull'out mancino.

Anche Caldara non sarà della partita, il difensore solo ieri ha cominciato a correre sul campo, quindi ci vorrà almeno una settimana per ritrovare una forma fisica accettabile. Per il resto, tutti sani e salvi, con il Gasp che quindi varerà una difesa a tre con Toloi, Palomino e Masiello. Detto di Gosens, sulla fascia opposta Hateboer (rinvigorito dalla prima presenza con la Nazionale olandese maggiore) è favorito su Castagne. Cristante e Freuler mediani, con i tre davanti Ilicic, Gomez e Petagna.

In lutto l'Atalanta per la scomparsa di Emiliano Mondonico, allenatore della Dea dal 1987 al 1990 e dal 1994 al 1998. Questo il comunicato apparso sul sito ufficiale della società orobica:

"Il Presidente Antonio Percassi e tutta la famiglia Atalanta con grande commozione sono vicini alla moglie Carla, alle figlie Francesca e Clara, ai familiari tutti, e partecipano al loro profondo dolore. Emiliano Mondonico ha indossato la maglia nerazzurra prima da giocatore e quindi da allenatore scrivendo alcune delle pagine più importanti della storia dell’Atalanta. Guidò l’Atalanta dalla panchina per la prima volta nella stagione 1987-88 in Serie B. Quella fu una stagione incredibile visto che la squadra non solo ottenne immediatamente la promozione nella massima serie, ma fu protagonista dell’esaltante cavalcata in Coppa delle Coppe dove arrivò a disputare la semifinale contro il Mechelen. Nelle due successive stagioni ottenne un sesto (1988-’89) e un settimo posto (1989-’90) in Serie A con relativa qualificazione alla Coppa Uefa. Ritornò ad allenare l’Atalanta dal 1994 al 1998 con un’altra promozione in Serie A e la conquista della finale di Coppa Italia. In momenti come questo si fa sempre tanta fatica a trovare le parole, forse perché non ce ne sono. Se n’è andato un pezzo importante di storia atalantina, ma mai potrà essere dimenticato. Ciao mister, ciao “Mondo”..."

Fonte: Atalanta B.C. Twitter
Fonte: Atalanta B.C. Twitter