L'Atalanta vive un periodo difficoltoso con la sua retroguardia. Bastoni, ceduto all'Inter in vista del prossimo anno, non ha ancora visto il campo per guai fisici, Masiello soffre di acciacchi che lo costringono a saltare una partita ogni tanto e Caldara, che doveva essere il pilastro di quest'annata, la sua ultima con i bergamaschi, soffre di un problema alla schiena che da Dicembre non lo fa allenare regolarmente.
Al centrale classe 1994 è stata diagnosticata una sciatalgia che, come ovvio, coinvolge anche una delle due gambe provocandogli dolore e quindi gli impedisce di scattare come vorrebbe durante l'allenamento, motivo per cui le sue apparizioni in campo sono drasticamente diminuite. La sosta per le amichevoli delle nazionali capita a puntino per Caldara che, così, potrà riposarsi e sottoporsi a tutti gli esami del caso per escludere anche la presenza di un'ernia del disco, spesso causa scatenante dell'infiammazione del nervo sciatico. In questi giorni, quindi, l'Atalanta sottoporrà il proprio calciatore ad esami approfonditi e dovrebbe rilasciare un comunicato per chiarire le sue condizioni, intanto, Caldara, non si sta allenando con il gruppo, sceso in campo ieri agli ordini di Gasperini senza di lui ed i nazionali.
Gli Orobici, infatti, continuano il lavoro per il ritorno della Serie A ed il prossimo impegno contro l'Udinese. L'obiettivo Europa League è sempre più alla portata, soprattutto dopo la debacle della Sampdoria e la contemporanea cinquina rifilata all'Hellas Verona, ma il match contro i friulani nasconde tante insidie che Gasperini deve disinnescare e per farlo ha dieci giorni. Il programma atalantino prevede allenamenti mattutini al centro Bortolotti di Zingonia sino a sabato con ore di palestra e di campo ed esercizi mirati da svolgere con la palla tra i piedi. L'Atalanta, dunque, si prepara al rush finale, ma con tutta probabilità dovrà farlo senza il proprio pilastro difensivo, che continuerà ad essere sostituito da Mancini e Palomino a seconda del caso.