7 punti in 3 partite, ruolino di marcia impeccabile fra le mura amiche ed una fiducia ritrovata. L’arrivo di Walter Mazzarri sulla panchina del Torino ha portato una ventata di positività ed i risultati lo confermano: altro 3-0 casalingo dopo quello rifilato al Bologna prima della sosta, questa volta inflitto al Benevento, maturato già nei primi 45 minuti.
Gara indirizzata dopo soli 3 giri di lancette con il colpo di testa di Iago Falquè, che sale a quota 9 reti in campionato; poi, l’espulsione folle di Belec facilita le cose ai granata con Niang e Obi a chiudere definitivamente l’incontro. Nella ripresa accade poco o nulla per via di un risultato acquisito ed il Torino può così festeggiare i 3 punti che rilanciano le speranze europee. A dispetto delle previsioni, Mazzarri accantona ancora una volta uno dei suoi capisaldi, cioè la difesa a 3, e prosegue con il 4-3-3; l’assenza di Belotti – che rientra a poco meno di mezz’ora dalla fine dopo un mese di stop – viene mascherata dalla vena di M’Baye Niang, nella posizione di centravanti, al secondo goal nelle ultime 3. La fiducia e la responsabilità concessa dal tecnico all’ex Milan è stata premiata, visto che, oltre alle reti, il francese si rende molto utile alla causa, al di là delle solite sbavature disseminate durante la partita.
Bene la difesa – per la verità non molto impegnata dagli avanti beneventani – con Nicolas N’Koulou ancora una volta sugli scudi a prendersi il ruolo di leader, e bene anche il centrocampo – Obi a segno per la seconda partita consecutiva, Rincòn solito rubapalloni e Baselli non ancora al top ma in ripresa, anche se pesa l’errore in occasione del possibile 4-0. In attacco, detto di Niang, da sottolineare è senz’altro la prova di Iago Falquè: 9 goal in 22 giornate, ad un passo dalla doppia cifra e con il record personale nel mirino – 13 centri nella stagione 2014-15 con la maglia del Genoa. Che dire: la cura Mazzarri funziona.