Troppo spesso calcio e politica si intrecciano, e quasi mai ne viene fuori qualcosa di buono. Succede ancora, e purtrippo succederà di nuovo, fino a quando certi esponenti del tifo non verranno definitivamente sdradicati. E' il giorno della Memoria, il giorno in cui - mai troppo ad alta voce, mai troppo insistentemente - si ricordano parte degli orrori nazisti. Ad Avellino, un gruppo di tifosi della Cremonese vorrebbe celebrarlo a modo loro, con magliette e striscioni che richiamano quegli orrori ma dal punto di vista dei carnefici. Per fortuna, viene loro vietato, e questi signori decidono di rendere più respirabile l'aria togliendo il disturbo. 

In campo, poche emozioni nel corso dei 90 minuti, con un Avellino a lungo padrona del campo ma incapace di tramutare la supremazia territoriale in gol. Senza Ardemagni e Moretti, ormai ai margini della squadra, co Cabezas non ancora disponibile, Novellino perde dopo 15 minuti anche Castaldo. Nonostante Gavazzi e Bidaoui si diano un gran da fare, sono poche le azioni pericolose create dai lupi: Ujkani ne sventa un paio, Canini e Garcia Tena fanno buona guardia su Asencio. Sull'altro versante, Radu è chiamato in causa solo in un paio di circostanze, abbastanza deludente la prova di Paulinho. Alla fine, un pareggio che non scontenta nessuno, permette all'Avellino di proseguire la striscia positiva e alla Cremonese di restare nelle zone alte della classifica.

Primo tempo Tesser riceve un caldo applauso dai suoi ex tifosi. Il mister ha lasciato un buon ricordo, soprattutto sul piano personale. La Cremonese prova subito a soffocare le fonti di gioco dell'Avellino, triplicando la marcatura su Bidauoi e pressando Gavazzi. L'ex Arini randella che è un piacere, per il resto nei primi 15 minuti succede ben poco. Radu è bravo a salvare su Brighenti, poi resta a lungo inoperoso. Si fa male Castaldo, il suo sostituto Asencio riesce per due volte ad anticipare i suoi controllori, prima di testa poi con una girata al volo, ma non centra mai la porta; quando ci riesce al terzo tentativo, trova la respinta di Ujkani. La Cremonese torna a farsi pericolosa proprio allo scadere: Castrovilli sfrutta un buco di Migliorini, entra in area e cerca Paulinho, ma Radu è bravo a intercettare la sfera.
 

Nella ripresa, la musica non cambia. L'Avellino attacca, ma non riesca a pungere. Gavazzi sulla destra, Bidauoi sulla fascia opposta, e Asencio dal centro, provano più volte a oltrepassare la retroguardia lombarda, che resiste con pochi affanni. Paulinho, invece, è cancellato da Ngawa, che strappa applausi con i suoi interventi in scivolata. Tesser prova a cambiare registro gettando in campo forze nuove, mentre Novellino, in attesa che il mercato porti volti nuovi, non opera più cambi. L'Avellino colleziona angoli, Bidaoui sfonda un paio di volte ma non trova compagni che premino i suoi sforzi. Anche Piccolo e Scappini, che sostituiscono Paulinho e Castrovilli, non si rendono mai pericolosi, e la gara scivola inesorabilmente verso lo 0-0. 

Le parole di Novellino nel dopo partita:

"Più di questo non potevamo fare.. Abbiamo giocato molto bene. Meritavamo di vincere. I primi dieci minuti dovevamo giocare in una certa maniera. Poi ha messo Gavazzi in quella posizione. Bidaoui che va molto bene. e ha sopperito all’assenza di Molina, ma senza di lui non avevamo maggiore spinta. Cabezas ora lo devo valutare e conoscere. Ngawa va molto bene come centrale. Bene anche Laverone. Non è la classifica che meritiamo. le prestazione lasciano sperare nel futuro. Credo sempre alla preparazione della gara e bisogna lavorare molto bene nella settimana. Io faccio poche chiacchiere. io faccio l’allenatore e il mercato ci sono gente apposta. Ardemagni lo dobbiamo recuperare. Io sono qua allegro e chi mi segue mi segue, altrimenti…“.