Il ritorno di Marten De Roon ha tenuto banco per molta parte dell'estate dell'Atalanta, ma ne è valsa la pena. Dopo un mese di ri-ambientamento alla Serie A ed agli schemi impostati da Gasperini, l'olandese è tornato ad essere il perno del centrocampo che tutti i tifosi ricordavano.
L'ex Heerenveen è un centrocampista diverso dai soliti che vengono sfornati nella patria dei mulini e dei tulipani. Non è un fine regista e non ama troppo avere la palla piedi, lui si esprime meglio senza la sfera, come per sua stessa ammissione alla Gazzetta dello Sport: "Nel mio Paese amano i giocatori che fanno tanto possesso palla mentre io… forse sono più bravo senza!". De Roon, dopo un anno di Premier League nel Middlsebrough concluso con la retrocessione, ha spinto molto per tornare a Bergamo ed in Italia: "Sono voluto tornare alla Dea perché, dopo aver provato la Premier League, che era il mio sogno, ho capito che l’ Italia è più adatta a me, sia in campo che fuori. Tatticamente il calcio italiano è più avanti e a me piace pensare il calcio: in Italia si migliora, lo dimostra anche De Vrij nella Lazio".
L'obiettivo è ovviamente quello di continuare a crescere e conquistare poi un posto in nazionale, anche solo nei ventitré, e in questo Gasperini può aiutarlo tanto: "Tatticamente è un fuoriclasse. Vincere è quello che conta, e con lui si vince tanto. Adesso, ha dovuto anche cambiare mentalità, perché le squadre vengono a Bergamo e si difendono: se prima non volevamo perdere, ora puntiamo sempre a prenderci i tre punti, non ci sentiamo inferiori a nessuno". Le sfide che aspettano De Roon e l'Atalanta nei prossimi mesi sono complicate, ma la Dea è pronta a sorprendere ancora: "In Coppa contro la Juve sarà tosta, in Europa possiamo provare a sfruttare il momento-no del Borussia. L’obiettivo principale è quello di avanzare in tutte le competizioni. Se così non fosse, allora cercheremo di regalarci un’altra stagione in Europa".