La strada verso lo Scudetto riparte da Bergamo. Il Napoli di Maurizio Sarri, dopo aver superato indenne - o quasi - le prime 20 fatiche della Serie A 2017/18, volge lo sguardo verso la trasferta dell'Atleti Azzurri d'Italia, contro l'Atalanta, una delle più temute per la squadra partenopea. Già, perché a confermare la tesi secondo la quale i bergamaschi sono una delle peggiori squadre da affrontare per i napoletani, l'ultimo precedente di Coppa Italia, che non più tardi di tre settimane fa ha visto gli orobici espugnare il San Paolo e centrare la semifinale della coppa nazionale.
Semmai ce ne fosse bisogno, la sfida di Fuorigrotta ha rimarcato le difficoltà enormi del Napoli a fare gioco contro i principi ed i dettami del calcio di Gian Piero Gasperini, da sempre indigesto con la sua marcatura a uomo asfissiante e la fisicità delle sue squadre per il fraseggio negli spazi dei brevilinei campani. Napoli che, tuttavia, sarà chiamato ad una ulteriore prova di maturità, una delle ultime del cammino verso il campionato, sicuramente una delle più importanti e decisive sul piatto della bilancia dello Scudetto.
Fisicità ed intensità, pressione spasmodica su tutti i portatori di palla e non solo. Il mantra gasperiniano è quanto di più efficace da opporre al sarrismo: obbliga gli interpreti partenopei a giocare spalle alla porta, a forzare la giocata di prima, a scambiare nello stretto e a dare sfogo alla manovra sulle fasce, nell'intento di controllare tutti i cross a centro area, dove i minuti attaccanti di Sarri poco possono contro Caldara e compagni. Il piano tattico sarà verosimilmente questo anche ad ora di pranzo, quando Hamsik e compagni saranno chiamati a staccare nuovamente la Juventus - impegnata domani sera contro il Genoa - e mettere pressione sui bianconeri.
Di contro la voglia dell'Atalanta di mettere ancora una volta lo sgambetto al Napoli. Gli orobici oramai sembrano partire da un vantaggio psicologico nei confronti dei diretti concorrenti, forti degli ultimi precedenti che, fatta eccezione per la rimonta di agosto, li hanno sempre visti vincitori nelle ultime stagioni. Il tutto per ripartire nel migliore dei modi dopo la sosta e dopo la vittoria di Roma contro i giallorossi e per puntare con maggiore forza a quel sesto posto che vorrebbe dire confermare l'Europa.
Le ultime dai campi
Gasperini, squalificato, si affida al classico 3-4-1-2 con i titolarissimi in campo dal primo minuto. Pochi i dubbi di formazione, con Cornelius che dovrebbe essere preferito a Petagna con Gomez al suo fianco. Ilicic alle spalle dei due attaccanti, mentre Hateboer e Spinazzola saranno gli esterni di centrocampo. Freuler con Cristante a formare la cerniera di mezzo, Toloi, Caldara e Masiello davanti a Berisha.
Nessuna novità nel Napoli, a partire dal 4-3-3, modulo imprescindibile per i partenopei al pari degli interpreti. Reina tra i pali, Hysaj e Mario Rui ai lati di Albiol e Koulibaly in difesa. Allan sul centro destro in mediana, accanto a Jorginho che sarà il regista in fase di possesso. Hamsik, unico dubbio della vigilia, sul centro sinistra: se non dovesse farcela, Zielinski pronto. Insigne e Callejon ai lati di Dries Mertens di punta.
Le probabili formazioni
Atalanta (3-4-1-2): Berisha; Toloi, Caldara, Masiello; Hateboer, Cristante, Freuler, Spinazzola; Ilicic; Cornelius, Gomez. All. Gritti (Gasperini squalificato)
Napoli (4-3-3): Reina; Hysaj, Albiol, Koulibaly, Mario Rui; Allan, Jorginho, Hamsik; Callejon, Mertens, Insigne. All. Sarri