Torna il sorriso, dopo il cambio della guida tecnica, per il Torino. La vittoria per 3-0 contro il Bologna, alla prima partita dopo l'improvviso esonero di Mihajlovic, ha dato tante risposte ai granata e dimostrato per l'ennesima volta che la squadra, quando pienamente concentrata, è in grado di offrire prestazioni di ottimo livello, perlomeno nell'ambito della Serie A. Un gran debutto per Walter Mazzarri, arrivato in realtà soltanto da due giorni e ancora non in grado di cambiare più di tanto a livello tattico rispetto al precedente allenatore, da cui ha ripreso il sistema di gioco, il 4-3-3, in attesa di un po' di tempo per lavorare.

Partendo dalle cose migliori viste in campo, sicuramente si può parlare del nuovo spirito con cui i torinisti hanno approcciato la prima gara. Probabilmente il merito va in parte all'allenatore, in grado di spronare i propri nuovi calciatori a dare un po' di più: la risposta della squadra è stata importante, anche se ancora inizialmente un po' confusa. Dopo aver trovato il gol del vantaggio con la zuccata di De Silvestri in mischia, e spinti anche dall'intervento di un ancora una volta decisivo Salvatore Sirigu a parare il rigore tirato (non benissimo, a dire il vero) da Pulgar, tutti i problemi sono sfumati: l'aiuto degli episodi è dunque servito alla compagine di casa che poi è riuscita a mostrare le proprie qualità, mostrando in questo senso non tantissimi progressi. Anche una prova tutt'altro che brillante dei ragazzi di Roberto Donadoni ha aiutato, in tal senso.

Era difficile, se non impossibile, immaginarsi d'altronde un'evidenza della mano di Mazzarri già dalla prima uscita. Con solo due allenamenti guidati dal neo-allenatore e ancora così tanti indisponibili, l'importante era semplicemente vincere più che altro per una chiave psicologica del tutto: i tre punti porteranno sicuramente molta fiducia in tutto l'ambiente. Adesso ci sono due settimane per lavorare, ed il nuovo allenatore potrà ripartire da quanto ha visto in campo, dalle risposte positive del duo spagnolo Iago Falqué-Berenguer, ma anche dal gol di Niang - che l'italiano ha già avuto a disposizione nell'esperienza al Watford. L'ambizione di vedere qualcosa in più, fra due settimane in casa del Sassuolo, sarà invece un po' più pressante: se i granata confermeranno quest'atteggiamento, comunque, sarà tutto più facile. Con un occhio alla zona Europa League, che dista solo due punti...