Buona la prima per il Torino di Walter Mazzarri. Il tecnico ex Napoli ed Inter festeggia con una vittoria, convincente, il suo esordio sulla panchina dei granata, travolgendo all'Olimpico davanti ai suoi nuovi tifosi il Bologna di Roberto Donadoni. Undici felsineo mai in partita, in balia delle folate dei piemontesi dal primo all'ultimo istante di una gara dominata dalla squadra di casa. De Silvestri sblocca a fine primo tempo, poi è Pulgar a sprecare - dal dischetto - l'unica occasione per gli ospiti di entrare in gara mentalmente. Di Niang - migliore in campo - e Iago Falque i gol della staffa. Torino che sale a quota 28 in classifica staccando i bolognesi di quattro lunghezze.
Mazzarri si affida al sistema di gioco del predecessore confermando Rincon davanti alla difesa con Obi e Baselli ai suoi lati. Niang centravanti. Risponde Donadoni con un 4-2-3-1 molto offensivo, con tutto il potenziale a sua disposizione in campo dal primo minuto: Verdi, Palacio e Di Francesco alle spalle di Destro.
Partenza lanciata del Torino di Mazzarri che sfrutta l'entusiasmo ed una buona intensità per assediare l'area bolognese nei primi dieci minuti: nemmeno il tempo di posizionarsi sul terreno di gioco che Baselli trova il taglio di Iago Falque, il cui mancino a tu per tu con Mirante termina alle stelle. Lo spagnolo ci riprova qualche secondo dopo dal limite, senza particolare fortuna. Tanta imprecisione e fretta invece nelle manovre dei felsinei, mai pericolosi dalle parti di Sirigu, lenti nell'innescare soprattutto Verdi e Di Francesco sulle corsie laterali. Il Toro mantiene il predominio territoriale e, sostanzialmente, gioca molto meglio: Molinaro va via sull'out mancino e pennella per Niang, la cui sforbiciata a colpo sicuro trova la risposta miracolosa di Mirante in angolo.
Al ventesimo il primo squillo del Bologna, in contropiede, con Palacio che si procura una punizione dal limite; Verdi impegna l'estremo difensore di casa, reattivo nel deviare in corner. Restano tuttavia i padroni di casa i più pericolosi: dalla parte opposta è sempre sull'asse Iago Falque-Baselli che i granata confezionano le migliori opportunità; l'ex bergamasco torna la sfera all'iberico, il cui mancino da buona posizione, centrale, è leggermente largo. Il gol è nell'aria e, nonostante una discreta resistenza del Bologna per una decina di minuti, al 38' i granata passano: cross perfetto di Berenguer dalla destra, De Silvestri svetta a centro area e batte Mirante. Nemmeno il gol scuote il Bologna, che rischia di capitolare poco dopo, ma la punizione di Niang si spegne sulla barriera prima dell'intervallo.
Mazzarri deve rinunciare a Burdisso all'intervallo, Moretti rileva l'argentino ex Roma. L'approccio alla ripresa del Bologna è decisamente differente, con Verdi che prova a caricarsi la squadra sulle spalle: è da una sua iniziativa che nasce il fallo di Moretti in area di rigore; il VAR cambia la scelta di Damato - giustamente - ma Pulgar calcia in malo modo, con Sirigu che devia in angolo. Gol mangiato, gol subito: i felsinei accusano il colpo e, complice uno svarione di un pessimo Gonzalez, Niang sterza sul sinistro e batte Mirante. 2-0 e gara in ghiaccio. La formazione di Donadoni accusa il doppio colpo, stenta a reagire e si offre al fraseggio dei granata, volto principalmente al controllo dei ritmi e del doppio margine.
Nemmeno i cambi di Donadoni scuotono gli ospiti. Né Okwonkwo, né Falletti riescono nel finale a dare linfa e brio alla manovra dei felsinei, che stancamente si trascinano verso il triplice fischio finale. Ci prova invece il Torino, prima con Rincon che sbaglia il cross per l'accorrente Niang, poi con Iago Falque: lo spagnolo approfitta di una palla recuperata sulla trequarti prima di dribblare Gonzalez - peggiore in campo - e beffare in controtempo Mirante per il definitivo 3-0. Nei minuti di recupero chance anche per Berenguer di apporre la sua firma sul tabellino, ma Mirante gli nega la gioia personale ed il poker alla squadra di Mazzarri.