Che Allegri fosse un grandissimo gestore di rose lo si era capito ormai da anni. Lo scorso anno la gestione dei giocatori gli permise di arrivare ad un passo dallo vincere tutto con la sua Juventus a cinque stelle mantenendo, anzi creando, un equilibrio rivelatosi poi precario nell'avvio di questa stagione. L'approccio all'annata 2017/18 ha messo in luce i problemi di stabilità difensiva nati dalle ceneri della scorsa stagione che ha prodotto l'addio di Dani Alves, ma soprattutto di Leonardo Bonucci.
Forse va anche ricercato qua il motivo dei tanti cambi fatti da Allegri in questo primo scorcio di stagione, ma la ragione profonda è che il livornese ama far girare i propri giocatori così da mantenerli tutti allo stesso livello di forma e quindi pronti a dare tutto per la causa quando chiamati in causa. Analizzando il girone d'andata si può avere la conferma di quanto sia profonda la rosa della Juventus: Allegri, infatti, nelle prime diciannove giornata ha totalizzato l'astronomico numero di ottantacinque cambi. Un numero che acquista ancor più significato se paragonato a quello del Napoli, trentasei cambi, o ancor più a quello dell'Inter, con Spalletti fermo a diciassette di cui sette nelle ultime quattro partite, quando è entrata in gioco la Coppa Italia ed anche alcuni infortuni e squalifiche.
Per facilitare la comprensione dell'enormità del numero sviluppato dai bianconeri lo dividiamo per partita: Allegri ha cambiato, mediamente, quattro giocatori, per difetto, a match. E' un dato che fa capire quanto sia davvero profonda e competitiva la rosa juventina e certamente farà dormire sonni tranquilli a chi ha paura che i giocatori arrivino stanchi a fine stagione, come è accaduto lo scorso anno, soprattutto per quanto riguarda i giocatori offensivi, che questa stagione possono riposarsi maggiormente grazie all'aggiunta di Douglas Costa e Federico Bernardeschi. Il tecnico livornese sta quindi attuando un turn over scientifico che dà una pausa, quando serve, a tutti i giocatori in rosa, nessuno escluso: tanto che anche Dybala, Higuain, Pjanic e altri elementi ritenuti fondamentale nello scacchiere bianconero.
L'obiettivo di Allegri è ovviamente uno, ovvero la finale di Kiev. La Juventus punta dritta alla coppa dalle grandi orecchie, non è un mistero, e per farlo dovrà arrivare con tutti i suoi uomini in piena forma a Maggio. La soluzione migliore è l'utilizzo del turn over, sperando intanto di non fallire in primavera.