I numeri incoronano il Napoli come campione d’inverno, un ruolino di marcia impressionante per la squadra di Sarri nel 2017. Con una piacevole novità in questa prima parte di campionato: questa squadra è in grado di vincere e portare a casa i tre punti anche nelle giornate meno brillanti dal punto di vista del gioco, come accaduto a Crotone. Un processo evolutivo che potrebbe portare a grandi risultati da qui alla fine della stagione.
A Premium Sport, però, Sarri è come al solito molto schietto nel rimanere con i piedi per terra: “Non ha nessun valore questo titolo d’inverno, abbiamo fatto 96 punti in due gironi, ma li abbiamo mischiati male. Ci rende orgogliosi perché stiamo facendo un bel cammino, l’ingresso in Champions per noi è importantissimo ed aver fatto 48 punti nel girone di andata ci lascia tanta speranza. Mertens non deve pensare al gol che manca. La scorsa gara ci ha fatto vincere la gara facendo tre assist che valevano come gol. Deve continuare a giocare per la squadra ed arriveranno anche quelli. Di togliere Mertens non mi è mai passato per la testa, anche perché c’è Milik fuori. In ogni caso, anche se avessi 3 attaccanti centrali, Dries con me giocherebbe sempre. Magari lo farei riposare ogni cinque gare e questo gli farebbe bene.
Rigore richiesto sul tocco di Mertens? Il pallone gli batte sul petto e poi c’è Hamsik che la tocca prima a trenta centimetri di distanza. Guardandola meglio sembra la tocchi anche con il braccio, ma resta che c’è un calciatore che gli salta davanti ad un metro ed Hamsik che la tocca poco prima. Non mi pare si possa parlare di volontarietà. Ora vogliamo parlare di calcio o dura tanto questa storia? Allan sicuramente merita una chanche in Nazionale con il Brasile e spero che non lo chiamino (scherza, ndr), Se cominciano a convocarlo in Sudamerica diventa un problema serio, spero che non lo chiamino mai. Insigne viene da un periodo di inattività, quindi in questo momento lo stiamo reinserendo in maniera sempre graduale. Non hai mai giocato i 90’ da quando è tornato”.