Un gol di Benatia, una ottima parata di Szczesny. Superficialmente si può dire che siano questi due eventi ad aver deciso il big match tra Juventus e Roma andato in scena ieri sera all'Allianz Stadium di Torino. Allegri ha stupito tutti tenendo in panchina per novanta minuti Douglas Costa e, soprattutto, Paulo Dybala, mentre Eusebio Di Francesco si è presentato a Torino con il vestito delle migliori occasioni. Il tecnico livornese, però, ci ha ormai abituato a scegliere i giocatori perfetti per far andare la partita nel modo in cui lui se l'è disegnata in mente e cosi sarà. Ancora una volta, Mandzukic, sfrutta a dovere il mismatch fisico con il proprio marcatore, Florenzi, per annullarlo e creare un vantaggio alla propria squadra. La chiave, però, è soprattutto nel ritardo di pressione del centrocampo giallorosso su Pjanic, il creatore di gioco bianconero.
Nonostante questo, però, è la Roma la prima a farsi vedere e lo fa con la giocata che sembra essere il cardine offensivo: palla su Dzeko che stoppa e poi fa da sponda sull'esterno più vicino, sempre bravo a gettarsi nello spazio. L'azione simbolo, e la più pericolosa, è quella creata attorno alla mezz'ora, con la Juventus già in vantaggio.
Nainggolan, tagliato dal video, prolunga il rilancio di Alisson su Dzeko, il bosniaco la mette giù e con un esterno favoloso lancia Perotti. L'argentino, che già sapeva cosa fare a dimostrazione di quanto fosse studiata quest'azione, corre sul fondo e crossa per il tagliante El Shaarawy, contrato da Sandro e bloccato da Szczesny, chiamato al primo intervento salvifico del match. Poco prima però, la Juventus, era passata in vantaggio grazie ad uno schema studiato e ben eseguito su calcio d'angolo.
Il gol della Juventus, a dispetto di quanto possa apparire, è tutto men che casuale. Lo schema studiato da Allegri prevede Chiellini a colpire di testa sul dischetto del rigore e Benatia a fare da bloccante, entrambe le cose, grazie ad un Fazio dilettantesco avvengono in maniera perfetta; Alisson, poi ci mette la pezza, ma sulla sua respinta vengono fuori tutte le colpe di Fazio: fermo, immobile sulla seconda parata di Alisson che devia sulla traversa e ancor più attonito sul terzo tentativo bianconero. La colpa del gol è quindi totalmente attribuile all'ex Siviglia, troppo morbido nella marcatura di Chiellini e inspiegabilmente fermo nel susseguire dell'azione.
Nel secondo tempo la Juventus controlla il match senza rischiare nulla e, anzi sfiorando il raddoppio con Higuain che mette in evidenza, un'altra volta, la poca reattività della difesa giallorossa salvo poi graziarla.
Su questa palla vagante Mandzukic serve Higuain, che però capisce di esser più pericoloso se lascia passare il pallone e si butta in area. La sfera arriva quindi a Khedira che lo serve benissimo, Manolas sta fermo a guardare una frazione di secondo di troppo offrendo al Pipita una ghiotta occasione poi sprecata. Per capire quanto fosse grande la chance, basta vedere le reazioni di Mandzukic e Matuidi.
I bianconeri, però, cominciano a calare di intensità e la Roma inizia quindi i suoi venti minuti di dominio e non è un caso che questo inizi con gli inserimenti di Patrik Schick e Lorenzo Pellegrini. La prima grande occasione arriva però all'ottantesimo, quando Chiellini e Alex Sandro non si capiscono e fanno passare un pallone e Mandzukic, più che colpevole in questa situazione, non segue il taglio profondo di Florenzi. Ci pensa poi la traversa a salvare i bianconeri.
Ad inizio Gif si vede come Mandzukic veda il taglio di Florenzi, intelligentissimo a trovare lo spazio vuoto alle spalle di Alex Sandro, ma una volta arrivato in area si fermi a guardarlo. Nel frattempo Chiellini e il brasiliano combinano la frittata.
Stesso frittata commessa al 90' e che sarebbe potuta costare carissima alla Juvenuts. I protagonisti stavolta sono Chiellini e Benatia, che poi spiegherà l'incomprensione, ma Schick, poco lucido, spara addosso a Szczesny salvando i bianconeri.