Oggi Andrea Petagna è un punto fermo dell'Atalanta guidata da Gian Piero Gasperini, ma prima di affermarsi nel calcio italiano di gavetta ne ha fatta, eccome. E' cresciuto nel vivaio del Milan, prima di girovagare per lo Stivale e sbarcare definitivamente a Bergamo, dopo aver addirittura pensato di smettere. Uno dei pochi difetti che ha è di segnare poco, ma crea talmente tanto gioco alla squadra che il nuovo acquisto Cornelius, lui si che poteva essere il bomber nerazzurro, si è accomodato subito in panchina.
Alla Gazzetta dello Sport Petagna si è raccontato, alla vigilia di una gara per lui dal sapore speciale. La Dea infatti sabato giocherà contro il Milan, suo passato. Queste le sue parole: "Sabato tornerò nello stadio in cui sono cresciuto e nel quale ho esordito a diciassette anni in Champions League: sarà una grandissima emozione. Ora però gioco nell'Atalanta e penso solo a fare bene qui, in un ambiente che ha creduto fortemente in me, quando non vivevo un periodo semplice, dato che avevo addirittura pensato di appendere le scarpine al chiodo e dedicarmi ad altro. Sabato spero di segnare, e anche se il Milan è la mia ex squadra io esulterò, sarebbe bello".
Avversario, appunto il Milan, che non sta vivendo un momento felice. Di questo Petagna se ne rammarica tanto: "Mi piange il cuore vedere il Milan nelle retrovie. È un momento duro, ma credo che ne verranno fuori. Non è la prima volta nella storia del Milan che ci sono delle difficoltà, sapranno reagire. Poi adesso c’è Gattuso, un campione e un esempio per i giovani. Sono sicuro che saprà trasmettere la giusta grinta ai suoi ragazzi. Io al Milan in futuro? Perchè no, con piacere ma ho imparato a vivere la vita giorno dopo giorno e quindi ora sono concentrato solo sull'Atalanta e basta".
L’Atalanta è reduce dal pareggio interno con la Lazio e dalla vittoria del girone di Europa League, competizione nella quale la compagine orobica era stata etichettata da tutti una 'Cerentola'. L'attaccante ci ride sù: "Che bella esperienza l'Europa League, siamo contenti di aver chiuso in testa il girone e vogliamo continuare a stupire. Non ci poniamo limiti, la fase ad eliminazione diretta è ancora più appassionante, in più giocheremo contro un avversario tostissimo come il Borussia Dortmund, esperto in campo europeo. Sarà una bella avventura questa sfida spalmata su 180 minuti". E' positivo il momento dell'Atalanta: "Siamo vivi, competitivi, lo abbiamo dimostrato e vorremmo ripetere i risultati ottenuti l’anno scorso. Ci segue un pubblico fantastico, innamorato dei colori nerazzurri e quindi non vogliamo deludere la nostra gente".
'Petagna è bravo, ma segna poco', questo è quanto ogni giorno l'attaccante della Dea è costretto a sentirsi dire ogni qualvolta ci si esprime sul Petagna calciatore. Il suo obiettivo, nel futuro prossimo, è quello di affinare le sue qualità sotto porta: "Sono contento delle mie prestazioni, cercherò di essere più lucido negli ultimi 16-20 metri. L'importante è rendersi utile alla squadra, un assist, un gol o un tackle non fa alcuna differenza".