Una vittoria con la Lazio che serviva come il pane, togliendo tutta la questione tirata in piedi sugli episodi arbitrali e che riguradano più che altro la sponda bianconceleste. In casa Torino si può festeggiare, con tre punti che riportano i granata a tallonare il Milan (che occupa l'ultima piazza disponibile per l'Europa) e, soprattutto, interrompono la catena di ben quattro pareggi consecutivi che aveva caratterizzato l'ultimo periodo della squadra di Mihajlovic. Il tecnico serbo però ha alcuni pensieri per la testa. Adem Ljajic infatti, una delle punte di diamante della rosa, è rimasto fuori. Il mister ha spiegato la scelta parlando di comportamenti inadeguati in settimana. Difficile dire quanto sia grave il problema. Qualcuno parla di un forte interesse dalla Premier nei suoi confronti, ma potrebbe anche semplicemente essere un periodo no per il ragazzo. Intanto, ad approfittare delle bizze dell'ex Roma e di un Niang ancora lontanissimo rispetto a quello vero (e alle prese con un infortunio muscolare), c'è il buon Berenguer, che era già in odore di etichetta di "bidone". Lo spagnolo, dopo essere stato messo fuori da Miha per il passaggio dal 4-2-3-1 al 4-3-3, è potuto tornare protagonista grazie alle defezioni nel reparto e, contro la Lazio, ha trovato la via del gol, oltre che giocare finalmente una partita degna di nota.
"E' il tecnico a decidere in questi casi". Al Gazzetta Sports Awards ha parlato così Urbano Cairo in merito all'esclusione di Ljajic: "Bella vittoria con la Lazio. Ho visto una grande squadra. Polemiche? Ci possono essere ancora errori ma il VAR elimina il 90 per cento degli sbagli". Il presidente inoltre ha lasciato una rapida dichiarazione per il mercato: "Belotti ritroverà il gol. Non abbiamo bisogno di gran ritocchi". La questione del vice Belotti infatti sembra essere ora un po' meno pressante. Benchè il Gallo sia ancora all'asciutto di gol, hanno iniziato a segnare tutti gli altri. Edera compreso. Il giovane talentino scuola Toro infatti ha trovato la via del gol contro la Lazio, confermando di essere in crescita e che la fiducia di mister Mihajlovic è più che meritata. È un'ala destra, che può agire però anche in posizione più centrale. Non è detto dunque che la caccia ad un'attaccante di riserva sarà matta e disperatissima. La cosa certa invece è che Sadiq è bocciato (si parla di Benevento per lui).
Un altro che ha ritrovato spazio con il ritorno al 4-3-3 è Valdifiori. Il metronomo di centrocampo con una mediana a due era fuori dai giochi, ma ora sta di nuovo vedendo il campo, come nota con soddisfazione il suo agente (il Toro affronterà il Napoli sabato, sua ex squadra): "E' stato un po' penalizzato all'inizio perché il Torino giocava con un centrocampo a due, mentre ora è passato a tre e trova più spazio. Sarà bello vedere il duello con Jorginho, che ritengo tra i primi quattro o cinque in Italia in quel ruolo. Mirko è tanto legato al Napoli e alla città, oltre che ai tifosi. Quand'è venuto a Napoli Valdifiori, era già tutto fatto anche col Torino. In presenza di Marcello Carli, però, è stato Maurizio Sarri a convincere Valdifiori a rifiutare il Torino e andare al Napoli. Era contro la mia volontà, ma Sarri l'ha convinto. Anche quando è andato via Mirko, sono stato io ad impormi, perché Sarri avrebbe voluto trattenerlo".
Infine, continua il rapporto tra il Torino e il direttore sportivo Gianluca Petrachi. Il braccio destro di Cairo ha rinnovato. La cosa è stata ufficializzata con questo comunicato: "Dopo otto anni di proficua collaborazione ed un importante lavoro fatto insieme, il Presidente Urbano Cairo comunica di aver rinnovato il contratto del Direttore Sportivo del Torino Gianluca Petrachi sino al 30 giugno 2020".