Risuonano ancora le parole di Pavel Nedved su Paulo Dybala pronunciato nell'immediato post-sorteggi di Champions League a Nyon lunedì. Quel "Deve fare tanti sacrifici nella vita privata e sul campo deve fare il massimo possibile" ha scatenato un putiferio di commenti attorno al numero dieci bianconero probabilmente fuori luogo, visto il tono da padre consigliere utilizzato dalla Furia Ceca, ma ora il caso Dybala sembra nascere.
A far da eco all'ultimo Pallone d'Oro bianconero ci ha pensato anche il capitano della squadra torinese, Gigi Buffon, al margine della premiazione dei Gazzetta Awards: "Un consiglio spassionato a un ragazzo che è già campione e che potrebbe diventare il numero uno in assoluto". Oltre al numero uno bianconero, anche il presidente Agnelli ha voluto dire la sua, rincuorando il giocatore sul significato delle dichiarazione dell'ex centrocampista: "Nedved critico? Pavel, secondo me, dall’alto della sua esperienza ha dato un consiglio spassionato a un ragazzo che è già campione e potrebbe diventare il numero uno in assoluto. In valori assoluti se parliamo di Dybala si può dire che può meglio. Ma lui rimane sempre il giocatore più forte che abbiamo, quindi vorrei sempre averlo con me e sono contento di averlo con me".
Le parole di Nedved, del portierone bianconero e di Agnelli servono a spronare Dybala che deve scuotersi al più presto dal torpore autunnale che lo ha colpito. Intanto, però, Allegri sta pensando di fargli fare un'ulteriore panchina, la seconda consecutiva, contro il Bologna. La mancata titolarità contro l'Inter serviva a dare la scossa al giocatore che, però, quando è entrato in campo non ha soddisfatto il proprio allenatore, risultando indolente oltre che inefficace per vincere il match. Tutto però può ancora cambiare e tutto dipende dal giocatore e da come si allenerà in settimana. Se dimostrerà al proprio allenatore di essere tornato concentrato su ciò che accade al centro del rettangolo verde fornendo risposte chiare, allora potrà tornare titolare.