Un’estate fatta di corteggiamenti coronati con il matrimonio da una parte, un’estate fatta di corteggiamenti, dialoghi con il mister e dalla decisione di restare dall’altra: Douglas Costa e Perisic avrebbero potuto non giocare questo Derby d’Italia con snodo Scudetto, ma Sabato sera allo Stadium si presenteranno con il vestito delle occasioni importanti e convinti di poter essere le chiavi del match. L’ex Bayern è in netta crescita nelle ultime settimane, tanto da aver strappato dalle mani di Cuadrado la titolarità nella Juve di Allegri (con il colombiano che però ha qualche chance di giocare la partita contro l’Inter), ma manca ancora l’appuntamento più importante, quello del gol. Dall’altra parte c’è Ivan che non è più terribile, ma spietato: senso di sacrificio, gol ed assist fanno di Perisic l’arma segreta di Spalletti per colpire la Juve. Un’arma carica al massimo dopo la tripletta al Chievo, pronta a scoppiare l’ennesima pallottola per far volare l’Inter sempre più in alto.

Due giocatori diversi ma protagonisti di uno dei mismatches di Sabato sera. La prima differenza sta proprio nella posizione: Douglas gioca largo a destra per poi accentrarsi e calciare in porta con il suo piede, il sinistro, che sa far male; Perisic gioca a sinistra e a tutta fascia, puntando spesso il fondo con il suo letale doppio passo e fornendo cross al bacio per Icardi, sia di destro che di sinistro, non c’è differenza. Oltre alla posizione in campo, diversa è anche l’attitudine dei due nei 90 minuti, con il brasiliano che macina chilometri su chilometri e spesso va a prendere una posizione tra le linee, rendendo quindi impossibile una marcatura a uomo, scambiandosi con Dybala, anche lui bravissimo nel non dar punti di riferimento. Perisic, invece, in fase d’attacco balla sempre sulla linea dell’out per poi scatenarsi quando ha campo, ma è fondamentale la sua posizione in fase di non possesso: raddoppia costantemente l’uomo che deve chiudere il terzino, ma soprattutto compie diagonali di 20/30/40 metri per andare a prendere la palla dall’altra parte del campo, spesso quando è lui a perdere il possesso.

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Come marcarli? Il più difficile da contenere è sicuramente l’ex Bayern, ora in bianconero. Spalletti deve piazzare su quella fascia un uomo veloce e reattivo come Nagatomo, ma dovrà studiare anche una marcatura specifica quando taglia verso il centro: devono essere bravi i due centrocampisti a seguirlo e a strappargli la palla. Se prende campo diventa inarrestabile. Perisic invece è “più facile” da contenere, ma tutto dipende da chi ha di fronte a sè: il De Sciglio delle ultime settimane è un cliente scomodo per il croato che proverà a disiorentarlo con il suo doppio passo e a lasciarlo sul posto con il suo strappo devastante nei primi metri di corsa. E se si annullassero a vicenda? Douglas Costa e Perisic giocano sulla stessa fascia e il croato molto probabilmente darà una mano ai compagni nel raddoppio sul brasiliano che, invece, non è abituato a supportare la squadra nella fase difensiva come fa sull’altra fascia Mandzukic, ma a Napoli ci ha provato, fermando, in alcuni casi, Callejon.

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Attenzione anche allo stato di forma dei due. Nell’ultimo mese Douglas Costa ha sempre giocato da titolare, solo a Genova con la Samp è partito dalla panchina, ma è stato poco incisivo: nessun gol segnato negli ultimi 30 giorni (l’unico è arrivato contro la Lazio in casa, ma ad Ottobre) e solo un assist fornito, proprio contro la Samp in occasione della sconfitta per 3-2. Dal brasiliano ci si aspetta sicuramente di più, soprattutto in fase realizzativa ma anche quando ci sono da fornire assist. Problema che Perisic non ha. Quindici partite di campionato, quindici presenze da titolare e tutte giocate per 90’: i 1350’ ormai alle spalle hanno portato a segnare la bellezza di 7 gol, facendo diventare il croato il vice-cannoniere dell’Inter dietro ad Icardi, e a fornire 6 assist, comandando la classifica degli assistman con il compagno di squadra Candreva. Ma occhio soprattutto all’ultimo match: tripletta, la prima da quando è in Serie A, per Perisic contro il Chievo. Un dato che mette in luce lo stato di forma ottimo dell’ex Wolfsburg, pronto a venir oscurato da Douglas Costa: appuntamento a Sabato, per scoprire chi la spunterà dei due e chi tra Juve e Inter si porterà a casa i tre punti.