Cresce l'attesa per il big match della sedicesima giornata di Serie A, ovvero il Derby d'Italia tra Juventus e Inter. I bianconeri devono preparare un altro scontro al vertice con l'obiettivo di conquistare un risultato positivo al fine di tenere sempre viva la lotta per lo scudetto. Dall'altra parte gli uomini di Luciano Spalletti non hanno intenzione di uscire sconfitti dallo Stadium e di perdere il primo posto in classifica.
La sfida tra Juve e Inter ha un grande fascino, con entrambe le contendenti che presentano ottimi interpreti all'interno dei rispettivi organici. L'analisi che segue metterà a confronto l'attacco dei campioni d'Italia con la difesa dei nerazzurri, trovando sia i punti di forza che le debolezze dei due reparti. In modo particolare, vedremo in che modo gli attaccanti della Vecchia Signora possono pungere una delle migliori difese del torneo.
L'attacco della Juventus
I campioni d'Italia hanno a disposizione l'attacco probabilmente più prolifico della Serie A, con quasi tutti gli interpreti che sono andati già a segno. Mister Allegri ha tra le mani un talento eccezionale per formare il reparto avanzato e può contare su veri e propri fenomeni. Paulo Dybala è forse l'elemento più "qualificato", dotato di grande inventiva e abilissimo nell'uno-contro-uno. Quando l'argentino è in giornata, può risolvere la partita solo con una semplice giocata. Sugli esterni, il tecnico bianconero può contare soprattutto su Juan Cuadrado e Mario Mandzukic: il colombiano è micidiale in contropiede ed è difficile da fermare quando parte in velocità; il croato si sacrifica molto e riesce a diventare utile anche in fase di non possesso.
Se non ci sono loro, le alternative sono i nuovi arrivati Douglas Costa e Federico Bernardeschi: il brasiliano ha grandi doti nel dribbling e può sfornare una grande quantità di assist; l'azzurro ha colpi e può giocare sia come ala che come sostituto di Dybala. Il terminale offensivo è Gonzalo Higuain, un giocatore che tatticamente è impeccabile: l'ex Napoli non sbaglia quasi mai quando si trova in area di rigore, ha una straordinaria precisione sotto porta. La cosa veramente eccezionale del numero 9 è la sua dote di inserimento quando non è in possesso del pallone, riuscendo a concludere perfettamente le azioni d'attacco.
La difesa dell'Inter
Nel passato recente, la difesa è stata sempre la spina nel fianco dei meneghini. Da quando Spalletti si è seduto sulla panchina interista, il reparto arretrato si è trasformato in un punto di forza. La dirigenza ha acquistato giocatori che hanno migliorato la qualità del reparto, primo fra tutti Milan Skriniar. L'ex blucerchiato è entrato perfettamente nei meccanismi del proprio allenatore e si sta mostrando come un difensore roccioso e difficile da oltrepassare. Lavoro più intenso sulle fasce, dove nonostante gli innesti di Dalbert e Cancelo continuano a giocare i "veterani" Danilo D'Ambrosio e Yuto Nagatomo. Motivo di tale scelta è un graduale inserimento dei nuovi all'interno della squadra, in modo da non bruciarne il potenziale tecnico. Il punto forte della difesa dei lombardi è proprio la coppia Miranda-Skriniar: il primo già nelle passate stagioni è stato un punto di riferimento, a causa della bravura sia nell'impostare l'azione che nella copertura degli spazi; il secondo è un vero e proprio fenomeno, dotato di grande agonismo, il che lo rende uno dei difensori più ostici del nostro campionato.
Riuscire a mettere in difficoltà questi due è un compito davvero difficile, anche per grandi talenti come Dybala e Higuain. Più deboli sono le corsie laterali, con D'Ambrosio che è un vero e proprio terzino fluidificante, sale molto per accompagnare la fase offensiva; inoltre c'è Nagatomo che ha tecnica limitata e non sempre è affidabile in copertura. Le lacune della banda Spalletti si trovano proprio in corsia, con l'Inter che fa fatica nel fraseggio su quelle zone del campo.
Nella gara di domani sera potrebbe insistere proprio sugli esterni la Juventus, intensificando la manovra sulle fasce. Soprattutto in fase di possesso, i bianconeri devono tenere alto il fraseggio in modo da creare maggiori difficoltà anche alla coppia di centrali. Fondamentale per questo compito è Cuadrado, che probabilmente avrà di fronte D'Ambrosio: le grandi accelerazioni del sudamericano metteranno in seria difficoltà l'esterno basso, che fa sempre fatica quando deve ripiegare in difesa. Con una retroguardia più aperta, Dybala avrà più spazio per inventare, mentre Higuain sarà più libero di muoversi in area di rigore. Proprio il Pipita sarà il principale antagonista del duo Miranda-Skriniar. La mossa giusta per riuscire a fare gol all'Inter sarà quella di eseguire contropiedi veloci e palla a terra, iniziando l'azione sulle fasce.