Il momento del big match si avvicina e come da consuetudine Massimiliano Allegri arriva in conferenza stampa per parlare dell'incontro e della situazione dei propri giocatori, mai così importante come in questa settimana. Higuain, Cuadrado, Bernardeschi: tre giocatori fondamentali e tutti e tre in dubbio. Allegri parte proprio da loro dando anche suggerimenti di formazione: "Lichtsteiner sta fuori - la prima rivelazione del tecnico livornese -. Cuadrado e Bernardeschi si sono allenicchiati, mentre Higuain sente ancora dolore alla mano. Potrebbero essere tutti a disposizione e sono fiducioso, però vedrò oggi". Ovviamente, però, non si parla di presenza in campo dal primo minuto, ma solo di convocazione, come chiarisce lo stesso Allegri: "Al momento parliamo di convocazione, vediamo come sta. E' inutile rischiare un giocatore quando abbiamo altre trenta partite da qui alla fine della stagione".
Si torna quindi a parlare dell'importanza del match contro il Napoli, che come ripetuto più volte in settimana da vari esponenti bianconeri non è fondamentale: "Per noi è un buon test. E' una partita di grande fascino, dovrà essere una bella serata di sport e di calcio. Sarà una partita di spettacolo ed importante, noi dobbiamo affrontarla da grande squadra e aver rispetto del Napoli. Loro sono davanti, loro sono i favoriti allo scudetto e noi dobbiamo inseguire. Domani è importante ma non definitivo. Abbiamo un buon test soprattutto in vista dell Olympiakos. Da lì non si può scappare, abbiamo l'obbligo di vincere e andare agli ottavi.".
Inevitabile, poi, parlare del risultato di domani. La Juventus, contro il Barcellona, si è accontentata dello 0-0, domani invece sarà tutta un'altra storia: "Firmo per lo 0-0? No. Abbiamo la possibilità di fare una grande partita e di avere due risultati dalla nostra. La vittoria sarebbe un bel passo, daremmo un bel segnale. Il pareggio sarebbe positivo, ma dobbiamo partire dalla prestazione. Dobbiamo fare una buona partita sotto l'aspetto tecnico, tattico e fisico, perché domani sarà fisicia. Chi sbaglia meno ha più probabilità di vincere".
Sul bel gioco del Napoli, Allegri parla di un aspetto che pochi considerano negli azzurri, ovvero la fase difensiva: "Il Napoli gioca un bellissimo calcio e hanno imparato velocemente a fare la fase difensiva che è sempre stata la forza di Sarri dai tempi della Sangiovannese. Poi ha trovato il giochino sulla sinistra dove son bravetti (ride, nda). La forza di Sarri è sempre stata la difesa. Tutti parlano del suo attacco, ma la forza è dietro difendono bene. Davanti hanno giocatori bassi e rapidi, nessuno li ha in campionato, ed è bravo a sfruttare le loro caratteristiche".
Si passa poi alle questioni di campo e di tattica. Difesa a tre, difesa a quattro, chi gioca al fianco di Pjanic. Allegri risponde a tutto, partendo dalla retroguardia: "Stanno migliorando tutti ed in mezzo alla difesa a tre ci possono giocare un po' tutti. Howedes ha più qualità, Barzagli ci può tranquillamente giocare, Benatia deve essere più convinto delle sue qualità, ha buoni piedi ma ogni tanto si perde. Non so se saremo a tre o a quattro, dipendi da chi ho a disposizione davanti". Stesso discorso vale per il centrocampo, tutto dipende da chi giocherà in attacco: "Al momento quelli sani sono Dybala, Costa e Mandzukic. Cuadrado e Bernardeschi si sono allenati poco, a Higuain hanno amputato la mano (ride, nda). Se oggi recupero qualcuno ne metterò uno in più avanti, sennò uno in più dietro e Matuidi può trovare spazio".
Infine due battute sul gossip uscito in settimana su Dagospia (secondo cui si sarebbe arrivati alle mani nello spogliatoio bianconero) e su Sarri e l'affermazione sull'Inter: "Io speravo si fossero picchiati, invece purtroppo non è successo nulla. Speriamo avvenga tra un po' - dichiara Allegri ridendo -. L'Inter e la Roma sono squadre molto pericolose con segni di solidità. Sarri ha detto che l'Inter fa un altro sport senza le coppe? A Maurizio non gli sto più dietro: una volta ha il campo, una volta ha altro. Secondo me è una sua strategia per crearmi confusione. Allenarsi tutta la settimana è bello, ma lo è ancora più giocare ogni tre giorni. Io voglio che la squadra giochi non che si alleni", conclude il tecnico bianconero.