Due settimane per smaltire le recenti tossine. Il Torino sbarca all'Ezio Scida con un carico di dubbi. L'onda lunga del derby contamina la tranquillità granata, una scoppola che rischia di avere ripercussioni pesanti. Testimonianza ne è il successivo pareggio con il Verona, da una situazione di doppio vantaggio. Cairo predica calma, coccola Mihajlovic e si attende un successo esterno sul difficile rettangolo del Crotone. Sorte avversa, sono diverse le defezioni tra gli ospiti, spicca ovviamente quella del Gallo Belotti. Senza il capitano, terminale ultimo della manovra, occorre un passo avanti, di personalità, di altri giocatori di spicco, Baselli in primis. Al rientro, è il riferimento di un undici che non intende decomporsi. Miha sceglie la via della continuità, non intacca la sua batteria di trequartisti e lancia Sadiq. Un nove vero, con Niang, atteso alla definitiva esplosione, ancorato in fascia, dove con il suo passo può creare superiorità. Ljajic e Iago Falque completano il pacchetto.
Il serbo ha problemi più o meno ovunque, non può disporre infatti anche di Obi, Acquah, Barreca e Lyanco, ultimo a raggiungere l'infermeria. Rincon è l'interditore designato, con Baselli che invece ha maggior libertà di movimento a centrocampo. De Silvestri ed Ansaldi si muovono da esterni bassi, Moretti e N'Koulou sono a protezione di Sirigu.
Il Torino occupa al momento la sesta posizione in graduatoria, ha 12 punti, 7 più del Crotone, che appare comunque in ripresa. Un pari sul campo della Spal per sfruttare la sosta senza eccessivi pensieri. Nicola ha un gruppo fidato, che segue alla lettera le sue direttive. Il tasso tecnico è ovviamente inferiore, mancano individualità di spicco presenti invece sul fronte opposto. Serve un lavoro d'insieme, non la prima volta. Due linee compatte, otto effettivi in grado di muoversi all'unisono. Davanti, Budimir e Trotta - favoriti su Simy - chiamati a un sacrificio costante per far salire la squadra. Tumminello, Tonev e Kragl, tre le defezioni certe. Cordaz tra i pali, i quattro di difesa, da destra a sinistra, sono Sampirisi, Ajeti, Ceccherini e Martella. Mandragora si gioca il posto in mediana con Izco, Barberis è elemento imprescindibile. Sull'out, Rohden e Stoian.
Dirige Valeri, fischio d'inizio alle 15.