Tra Napoli ed il Brasile, con la voglia di vincere lo Scudetto con gli azzurri e di volare in Russia con la maglia verdeoro. Traguardi ambiziosi, ma non per questo irraggiungibili quelli che si prefissa Allan Marques Loureiro, centrocampista del Napoli di Maurizio Sarri che si è raccontato ai microfoni del Corriere dello Sport. Il mediano brasiliano ha parlato tra le altre cose dell'apporto di Sarri al calcio dei partenopei, tra i più belli d'Europa per l'ex Udinese assieme a quello offerto e proposto dal Manchester City di Pep Guardiola.
"Sarri? Con Guardiola è tra i più bravi al mondo, dico di più: tra i primi cinque allenatori in circolazione. Il Napoli è uno spettacolo ed il merito è suo: come giochiamo noi, soltanto il Manchester City. Sono un consumatore di calcio, guardo tutto quello che c’è in tv e non ho trovato altro. Noi e il City siamo il divertimento".
City che sarà il prossimo avversario del suo Napoli martedì sera in Inghilterra per la terza giornata del girone di Champions League, ma prima, nella testa di Allan e della squadra azzurra, c'è chiaramente la trasferta di Roma: "Prima c'è la Roma, una partita non può consentire distrazioni e ci farà capire un paio di cose. Chi vincerà uscirà dallo stadio con maggiore consapevolezza. Noi stiamo bene, ma riconosciamo il loro grande valore. Sarà un match bellissimo".
Obiettivo oramai dichiarato quello del Napoli, con lo Scudetto che rappresenta per i giocatori e per la società il punto di arrivo di una crescita costante. Ovviamente la concorrenza è agguerrita: "La Juve ha vinto per sei anni, è favorita. Ma noi ci siamo avvicinati e anche la Roma. Il Milan ha speso tanto ed è tra le favorite, anche l'Inter ha investito. Noi siamo gli stessi dell'anno scorso che vuol dire che c'è fiducia cieca in questi uomini e in questo progetto e noi siamo grati per questa stima, ma la Juve ha il curriculum che perla per sè. Non sono scaramantico nel non dire scudetto, ma realista. C'è ancora tanto da giocare, a marzo si vedrà dove siamo e dove possiamo arrivare".
Dallo Scudetto, infine, alla speranza della convocazione al mondiale. Un sogno, come quello di vincere il campionato, tutt'altro che irrealizzabile: "Il Napoli mi ha trascinato nell'elite del calcio, penso di aver raggiunto un livello tale che posso avere la legittima aspirazione alla convocazione. E forse la merito anche".