A suon di gol anche quest'anno sta spingendo in alto il Napoli. Dries Mertens, intervistato dal Guerin Sportivo, ha risposto alle tante domande che gli sono state attribuite, ad iniziare dalla sua nuova vita da attaccante centrale. All'età di trent'anni, il belga si è riscoperto un cecchino infallibile, uno dei centravanti più prolifici d'Europa. Queste le sue parole a riguardo: "Non sono nato per giocare in questo ruolo, sto imparando. Commetto ancora degli errori, devo limare tanti aspetti ma in questo l'allenatore Sarri e tutto lo staff del Napoli mi stanno aiutando moltissimo. Lavoro per migliorare, devo dire che amo giocare in questo modo, mi da tanta gioia".

Un Mertens 2.0, la nuova vita da calciatore del 'folletto di Leuven' prevede la realizzazione di tanti gol, quelli necessari per condurre il Napoli in alto. Dai piedi del belga dipende l'umore di migliaia di supporters azzurri: "Certo, ho parecchie responsabilità perchè quando giocavo esterno il mio compito principale era quello di fornire assist, ora invece devo segnare e se non lo faccio vado incontro a qualche critica. Io però sono un tipo di giocatore a cui piacciono le responsabilità, quindi non mi sottraggo a questo e vado avanti, desideroso di migliorarmi sempre, giorno dopo giorno".

I paragoni con Diego Armando Maradona lo emozionano, trattasi il Pibe de Oro il più forte calciatore di ogni tempo: "Parlare di me in relazione a Maradona non può farmi che piacere, ma ho tanto rispetto. Il livello è ben diverso, lui è una leggenda, ha fatto la storia del calcio. Il mio compito è quello di aiutare il più possibile la squadra a vincere trofei". In vista di Roma-Napoli, gara in programma sabato sera (ore 20:45) allo Stadio Olimpico, Mertens è carico a pallettoni: "Ogni partita è difficile, dobbiamo pensare a noi stessi e dare tutto senza guardare gli altri. La Roma è forte ed ogni anno è ai vertici della Serie A. Ci attende una partita difficile, per noi è un ottimo test per capire ancora meglio il nostro valore".