3 febbraio 2001, data dell'ultima vittoria in Serie A dell'Atalanta contro la Juventus. Da lì ad oggi, un totale di dieci vittorie bianconere e soltanto due pareggi. Quel 2-1 è già un lontano ricordo, oltre sedici anni dopo gli orobici sognano di nuovo l'impresa: fermare la corsa dei campioni d'Italia, finora lanciatissimi, con sei vittorie nelle prime sei gare, contro gli otto degli orobici, ancora a singhiozzo nonostante delle prestazioni decisamente convincenti. Le sconfitte contro Roma e Napoli, i pareggi contro Chievo e Fiorentina fanno da contraltare alle due vittorie interne con Sassuolo e Crotone, arrivate in maniera convincente, anche se le cose migliori per ora i nerazzurri le hanno mostrate in Europa League, travolgendo l'Everton e bloccando il Lione.
Il pareggio per 1-1 al Parc OL è un altro passo in avanti a livello di mentalità per una squadra che ha ancora margini di crescita da sfruttare, ragion per cui il match contro la Juventus odierno - ore 20.45, stadio Atleti Azzurri d'Italia - assume un valore ancora maggiore sotto il profilo della mentalità. Per l'Atalanta, un risultato positivo significherebbe molto più di un semplice punto, ma una consapevolezza ancora maggiore delle proprie forze. Juve con le antenne puntate, una famelica Atalanta la attende a Bergamo.
Le scelte
3-4-2-1 classico per Gasperini, il quale deve ancora sciogliere un paio di dubbi di formazione relativi anche all'atteggiamento della squadra in campo. Posto Gomez intoccabile in attacco, ballottaggio tra Petagna e Cornelius per affiancarlo, ma attenzione all'ipotesi falso nove, con il Papu unico riferimento, schieramento già vincente la stagione scorsa nel 2-2 rimediato a maggio all'Atleti Azzurri d'Italia. Cristante e Ilicic battagliano per un posto in attacco, ma se Gasp dovesse varare la soluzione d'eccezione potrebbero entrambi trovare una maglia. In caso opposto, l'ex Benfica, Palermo e Pescara è in vantaggio.
A centrocampo si dovrebbe rivedere De Roon insieme a Remo Freuler, mentre sulle corsie sono Hateboer e Spinazzola i favoriti, con Castagne ad insidiarli dalle retrovie. Nella difesa a tre davanti a Berisha non si vedrà invece Rafael Toloi, il quale lascerà spazio a Palomino, già dimostratosi un'ottima alternativa. L'ex Ludogorets e Metz rifinisce il reparto con i titolari Masiello e Caldara, rispettivamente sul centro-destra e in mezzo.