Il Torino, dopo un avvio convincente, si prepara ad affrontare il primo test davvero probante della nuova stagione. Il successo contro l'Udinese alla Dacia Arena, bisognerà confermarsi contro un altro genere e livello di bianconeri, sempre in trasferta: nella giornata di domani, alle ore 20:45, i granata dovranno infatti vedersela nell'attesissimo derby contro la Juventus, una partita che non è come le altre e che, probabilmente, avrà una forte influenza sul giudizio dei tifosi riguardo a quest'inizio d'annata. Ed un allenatore carismatico come Sinisa Mihajlovic non poteva che suonare la carica, parlando del prossimo confronto in Serie A, in conferenza stampa. Ecco le sue prime parole, come riportato da TuttoMercatoWeb: "Walt Dusney diceva: 'Se puoi sognare, puoi farlo'. E noi seguiamo i nostri sogni. Questa è una sfida tra popolo e padrone, tra passione e ragione. Credo in un nessun altro derby ci sia così tanta differenza in termini di storia. Dobbiamo sfruttare le poche occasioni che ci capiteranno".
In mattinata ha parlato l'allenatore domani avversario Max Allegri, e dopo di lui Miralem Pjanic: il filo conduttore delle dichiarazioni è stato il grande rispetto verso il prossimo avversario. In risposta ai due, il serbo prima se la cava con una battuta ("Non credo siano gufate"), poi prosegue: "Hanno detto solo quello che pensano. Noi rispetto allo scorso anno siamo più forti, abbiamo preso giocatori di personalità ed esperienza e lavoriamo insieme da un anno. Questa squadra è stata costruita per lottare fino alla fine per un posto in Europa".
Il tecnico si sofferma poi sui singoli. Le sue prime dichiarazioni sono su M'baye Niang, uno dei giocatori più criticati delle ultime settimane: "Ogni giocatore ha le sue caratteristiche, non c'è una regola. Per ognuno bisogna trovare la medicina giusta. Con Niang bisognerà lavorare molto sulla testa, anche se è indietro pure dal punto di vista della condizione fisica. E' arrivato qui con 3-4 kg in più e ci vuole un po' di tempo. Adesso non è al massimo, ma solo allenandosi e giocando può migliorare. Al momento non mi dà quello che mi aspetto da lui, ma giocando può tornare ad essere il calciatore che mi aspettoIo con i miei giocatori ci parlo spesso per stimolarlo: Niang, Ljajic e Belotti non saranno mai un problema, ma sempre una risorsa". Il francese comunque "sicuramente partirà dall'inizio, poi vedremo quanto durerà".
Anche Adem Ljajic, che l'anno scorso siglò un gol stupendo nell'1-1 del derby di ritorno su calcio di punizione, dovrà confermare il proprio ruolo da leader nell'attacco torinista, ribadendo il suo stato di forma che è davvero straordinario: "Ljajic anche lo scorso anno contro le grandi ha fatto bene, sta facendo quello che mi aspetto da lui. Ha personalità e carattere, vuole essere decisivo e quest'anno per lui deve trovare la continuità di prestazioni a conferma del suo talento. Questo me lo aspetto dal serbo, ma anche da Niang".
E chiudiamo il tridente parlando di Iago Falqué, che sarà anche ex di giornata: "Iago è il giocatore che ogni allenatore vorrebbe avere. E’ continuo, affidabile, si allena sempre bene, segna, fa segnare. Sicuramente non è un giocatore da copertina, ma è molto utile".
Il tridente si muoverà alle spalle di un centravanti molto atteso come il Gallo Belotti, per cui il tecnico ha parole di forte responsabilizzazione: "Belotti in queste gare deve incarnare lo spirito del Torino. Lui deve restare tranquillo e giocare per la squadra, non deve perdere la sua generosità. Deve continuare come fatto nelle ultime 2-3 giornate".
I quattro dovranno contribuire magari anche a "migliorare" la reputazione del proprio coach, troppo spesso banalizzata: "Di me si parla come di un tecnico tutto grinta, ma non credo sia del tutto corretto perché le mie squadre giocano bene e sempre per vincere. Le mie squadre segnano tanto e divertono". In ogni caso, il punto di vista motivazionale dovrà dare qualcosa in più ai giocatori ospiti: "Il derby è una gara particolare, la più semplice da preparare. Se vengono meno le motivazioni prima di un derby devi cambiare mestiere. Ognuno di noi deve fare quello che abbiamo preparato e farlo al massimo".
Prima di tutto però servirà una difesa solida. A guidarla ci sarà il solito Nicolas N'Koulou, giocatore che sembra già essersi ambientato al meglio nel nuovo campionato: "Non a caso l'ho fatto giocare dopo due giorni. Ha esperienza e classe, dà sicurezza all'intero reparto. E' un acquisto molto importante, bisogna fare i complimenti al presidente e a Petrachi. Non era facile prendere un calciatore del genere dal Lione. Con lui e Sirigu in porta siamo migliorati e sono molto contento, anche se dobbiamo migliorare certi errori".
Poche indicazioni sul resto della formazione, che oltre ai 5 sopracitati potrebbe rivelare delle sorprese: "Qualche cambio lo faremo, adesso vedremo cosa". Una buona notizia è il recupero a pieno regime di Cristian Ansaldi: "La sua settimana la giudico positiva, come quella di tutta la squadra. Per domani sarà convocato, poi vediamo. Potrà giocare come andare in panchina".
Un altro calciatore atteso al varco sarà Gonzalo Higuain, che è in un momento molto difficile: "Non vogliamo svegliare il cane che dorme. Appena si perde un po' di attenzione un calciatore del genere ti punisce".