Sicuramente al momento dei sorteggi del calendario tutti si sarebbero aspettati una situazione diversa per l'Udinese ai primi di settembre. Invece i friulani si ritrovano a gestire quasi una crisi di mezza stagione, con i tifosi infastiditi per la cessione di un altro senatore e l'arrivo di una scommessa. Ora mister Delneri dovra lavorare a più non posso per trovare un nuovo assetto a questa squadra. Un assetto che funzioni, non che faccia boccheggiare come nelle due orrende sconfitte contro Chievo e SPAL, dove la squadra ha palesato un ritardo sia fisico che psicologico. Nelle amichevoli contro il Gorica e l'Istra giocate nel week-end sono stati testati molti giocatori, vista anche l'assenza dei numerosi nazionali. Maxi Lopez ha dato buoni segnali ed è parso trovarsi bene con De Paul ed Ewandro. Proprio sulla posizione dell'argentino ex Valencia sta lavorando il tecnico, con il 4-4-2 che forse, viste le due becere prestazioni nelle due prime gare di campionato, inizia a scricchiolare.
Nell'intervista al Messaggero Veneto, mister Delneri è partito ovviamente dal caso Thereau. Il francese è stato ceduto ma, fino a pochi mesi fa, aveva definito il tecnico di Aquileia come "il miglior allenatore che io abbia mai avuto in carriera". Il feeling tra i due c'era, tanto che l'ex Chievo era quasi un vice allenatore in campo, ma in estate le cose sono cambiate, i movimenti chiesti a Cyril sono cambiati, tanto che ora Delneri parla così del suo pupillo: "Siamo arrivati al punto che prima supportavamo i suoi movimenti, poi li sopportavamo. Meglio salutarsi. Meglio una punta come Maxi Lopez".
Il mister aveva chiesto una punta di peso e gliene sono arrivate due, una da mettere in campo dal primo minuto e una da tenere come seconda linea, Bajic infatti sembra dover crescere ancora un po' prima di potersi affermare. Comunque Delneri, a dispetto di tutte le polemiche, è soddisfatto del mercato: "Avevo chiesto alcune pedine in determinati ruoli. Pozzo l’ha fatto ,ora tocca a me, a Delneri".
Delneri poi prende anche posizione dopo i fischi dei tifosi e il fiume di critiche arrivato dopo il mercato e le due sconfitte. La società aveva parlato di alzare l'asticella, ma sono sembrate le classiche parole di circostanza. Qualcuno parla di pericolo Serie B: "Si sta esagerando. Ho sentito parlare di partenza drammatica. I drammi sono altri. Se ci sarà da soffrire per salvarci dovremo stringere i denti, tutti quanti. Mi piacerebbe che al nostro fianco ci fosse tutto lo stadio, anche se vedo che la sensibilità della piazza qui è cambiata: una volta faceva festa in città perché l’Udinese si salvava all’ultima giornata con un gol di Gerolin. Crescere in termini di ambizioni non è sbagliato, ma bisogna anche essere realisti".