Nel finale della scorsa stagione, in cui Delneri era riuscito a mettere insieme un gruppo solido e che a tratti aveva espresso anche bel calcio, tutti pensavano che il mercato dell'Udinese sarebbe stato "chirurgico". Ovvero, mantenimento della maggior parte del gruppo che l'anno scorso aveva conquistato i 45 punti e innesti volti a colmare prima di tutto la lacuna creata dal rientro di Duvàn Zapata a Napoli e successivamente un giocatore sulle fasce in grado di sostituire Widmer in caso di necessità. Le cose però non sono proprio andate così. Tralasciando la solita infornata di talenti giovanissimi e semisconosciuti da valorizzare, sin da subito si sono riscontrate difficoltà nel trovare una punta di peso capace di sostituire il "Panteròn". Anche in difesa ci sono stati tanti problemi a trovare il vice Widmer. Più chiare le idee in altri settori, anche se i casi Thereau e Felipe hanno ferito non poco i tifosi. La Curva Nord infatti ha rilasciato un comunicato in cui ha detto apertamente di non condividere le scelte societarie e di vigiliare sull'operato della squadra. Calcolando che siamo appena alla terza giornata, la cosa non è troppo rassicurante.

Mister Delneri. Fonte: https://www.facebook.com/pg/UdineseCalcio1896

Capitolo giovani sconosciuti. Per quanto riguarda alcuni giovani bisogna fare un paragrafo a parte, dato che praticamente nessuno li conosce e partono con l'idea di intanto ambientarsi al nuovo calcio. Sono stati messi sotto contratto Sierralta, Mallè, Ingelsson e Coulibaly. Il primo è andato in prestito al Parma, mentre l'ultimo è rimasto a Pescara un anno, per maturare. Mallè e Ingelsson invece sono rimasti in squadra, visto che potrebbero tornare utili in molti dei moduli pensati da Delneri e hanno messo in mostra ottimi colpi in precampionato, pur avendo solo diciannove anni. Inoltre sono stati promossi dalla Primavera Borsellini (terzo portiere), Bochniewicz (difensore), Garmendia e Varesanovic (centrocampisti).

Il giovane Ingelsson. Fonte: https://www.facebook.com/pg/UdineseCalcio1896

Difesa. Iniziamo ad addentrarci nel vivo del gioco. In porta si è deciso di mettere da parte Karnezis in favore di Scuffet. Al greco alla fine non è andata poi così male, visto che è andato al Watford ed ha tutti i mezzi per togliere il posto a Gomes, diventando protagonista in Premier League. Si è deciso di dare in prestito Meret alla SPAL, resistendo agli assalti del Napoli. Scuffet ha avuto una partenza con qualche critica, ma questo comunque non ha assolutamente pregiudicato la fiducia che società e staff hanno di lui. Per il ruolo di secondo portiere, il ballottaggio tra Amelia e Bizzarri è stato vinto dal secondo, che ha dalla sua gli ultimi due anni da titolare tra Chievo e Pescara. Per Perisan prestito alla Triestina. In porta quindi si è fatta finalmente chiarezza. Bisogna ora sperare che Scuffet trovi serenità e torni quello che esordì ai tempi di Guidolin.

Scuffet, nuovo numero uno. Fonte: https://www.facebook.com/pg/UdineseCalcio1896

La retroguardia poi non ha avuto stravolgimenti importanti. Mancava un vice Samir ed è arrivato il promettente nazionale under-21 Pezzella, preso per 4,5 milioni dal Palermo e che sta trovando spazio (senza sfigurare), grazie al rientro dall'infortunio di Samir. A destra mancava il vice Widmer e anche qui il titolare si è infortunato (anche un pizzico di sfortuna negli ultimi mesi per l'Udinese). Lungo vociferare su Zampano e Pedro Pereira (è stato il Benfica a tirarsi indietro), ma alla fine è arrivato quasi all'ultimo Stryger Larsen. Nazionale danese che però fino ad ora ha giocato in club "minori", come l'Austria Vienna, pur facendo l'Europa League. L'esperienza c'è (classe '91), ma in A è ancora tutto da scoprire e bisognerà vedere quanto ci metterà Widmer a recuperare dallo stiramento. In mezzo confermatissimo capitan Danilo, quello che ha destato più sorpresa è stato il taglio di Felipe. Il ragazzo non voleva andarsene, ma solo avere un contratto più lungo dopo il rinnovo automatico, pareggiando le scadenze di Thereau e Danilo. Siccome si è sentito rispondere che gli altri due avevano ottenuto il rinnovo perchè richiesti da altre squadre, l'ex Inter è andato a bussare alla porta della SPAL, che gli ha offerto qualche soldo in più, un triennale e ha faxato all'Udinese un'offerta da 700 mila euro. Felipe purtroppo ha ottenuto il risultato opposto a quello che voleva, Gino Pozzo infatti ha accettato l'offerta anzichè rinnovargli il contratto. Tanti saluti dunque, con lettera d'addio di Felipe in cui ringrazia tutto l'ambiente friulano e tira una stoccata a "certi dirigenti" (ennesimo giocatore che rompe male i rapporti con i Pozzo). Per sostituirlo è arrivato un nome a sorpresa, ovvero Nuytinck dall'Anderlecht. Classe '90, tantissima esperienza europea e un fisico statuario, per quello che nelle prime due giornate è stato l'acquisto che più ha inciso nella nuova Udinese. Tra le seconde linee, è rimasto alla fine Alì Adnan, mentre gli altri esuberi, ovvero Gabriel Silva, Molla Wague, Faraoni, Insua, Heurtaux e Musavu-King hanno trovato tutti squadre. Coppolaro (che è arrivato alla Nazionale Under-20) è stato prestato nuovamente in B. Restano come riserve Angella (anche se l'offerta del Crotone sembrava ingolosirlo) e Bubnjic, oltre al sopracitato Bochniewicz.

Nuytinck mette a segno il suo primo gol in A. Fonte: https://www.facebook.com/pg/UdineseCalcio1896

Centrocampo. Esattamente come per la difesa, anche a centrocampo i movimenti non sono stati eclatanti. Hanno detto addio Kums (che ha deciso di tornare in patria senza neanche passare per il Watford), Badu, Lucas  Evangelista  (in prestito all'Estoril, dove si sta mettendo il luce) e l'esubero Kone. Inoltre il Deportivo La Coruna ha riscattato Guilherme, un altro dei grandi fallimenti delle ultime campagne acquisti. In entrata non si è andati su profili partircolarmente eclatanti, visto che qua ci sono Fofana, Jankto e De Paul, tre dei quattro giovani "emersi" l'anno scorso. È arrivato Barak dallo Slavia Praga e che vanta già tre presenze e tre gol con la nazionale della Repubblica Ceca. Ha perso il precampionato per infortunio, ma già nel suo esordio nella disastrosa sconfitta di Ferrara ha fatto intravedere cose molto interessanti. Come alternativa ad Hallfredsson (per cui è stato respinto l'assalto della SPAL) è stato fatto arrivare da Watford l'esperto Behrami, che, grazie al suo passato ricco di grandi squadre, dovrà fare da ulteriore chioccia ai tanti giovani. C'è poi il solito Balic, che continua la sua caccia alla consacrazione, a cui va aggiunto, oltre ai giocatori della Primavera del primo paragrafo, anche Pontisso, rientrato dall'infelice prestito alla SPAL e che rimarrà almeno fino a gennaio, per essere valutato più attentamente. Anche qui quindi gli equilibri non sono variati e la cosa che più ha inciso nelle prime due partite di campionato è la scarssissima forma fisica di Fofana (rientrante dall'infortunio al perone), Jankto (che forse sta pagando l'Europeo Under-21 e il fatto che il suo agente continui a proporlo a top club, non ultimo il Milan il 30 agosto) e Hallfredsson (per cui l'età forse inizia a pesare). Sul mercato più attenzione a rimescolare le seconde linee che a trovare giocatori potenzialmente titolari da subito.

Behrami con la nuova maglia. Fonte: https://www.facebook.com/pg/UdineseCalcio1896

Attacco. Arriviamo però al fulcro della questione, il reparto che ha sancito voti pesantemente bassi sui giornali e che ha fatto parlare di un'Udinese indebolita anzichè rinforzata. Sembrava che ci si dovesse limitare all'arrivo di Lasagna (deciso già a gennaio), giocatore polivalente, ma che non ha l'istinto da killer in area, e all'acquisto di una punta di peso capace di garantire i 10 gol che portava Duvàn Zapata. Ci si è persi tra i nomi più disparati. Sono falliti in serie tutti gli obiettivi, Inglese (offerta di 7 milioni ritenuta troppo bassa, infatti poi il Napoli ci ha messo le mani sopra per 12), Falcinelli (che a Sassuolo sembrava un esubero e invece si ritrova titolare) e Babacar (che ha rifiutato Udine anche all'ultimo giorno di mercato, nonostante l'arrivo di Thereau). Si è perso poi tempo con Pavoletti, dove mancava sempre un tassello. L'Udinese avrebbe garantito l'ingaggio da un milione richiesto, ma non i 12 milioni chiesti da Napoli. Viceversa avrebbe garantito quest'ultimi ai partenopei, ma non l'ingaggio richiesto dal ragazzo. Alla fine il banco è saltato e anche qui è arrivato il nome a sorpresa, ovvero Rijad Bajic, nazionale bosniaco autore di 17 reti nel campionato turco con il Konyaspor. Problema: il ragazzo fisicamente è indietrissimo. Pare che il club, sapendo di doverlo cedere, lo abbia tenuto in disparte. Altro giocatore da recuperare. Non sarebbe nemmeno un problema troppo grave, se non fosse che il 30 agosto la società ha deciso di togliere lo status di incedibilità su Thereau (su cui da sempre ci sono club che aspettavano solo un segnale per comprarlo), che in breve tempo ha trovato prima l'accordo con la Sampdoria (saltato per il mancato accordo sull'ingaggio) e poi con la Fiorentina, con cui si sono stati sistemati tutti i dettagli in pochissimo tempo. Ecco dunque che l'Udinese si ritrova senza la sua coppia gol in blocco, visto che perde 25 reti. Per la logica del doppio giocatore per ruolo, la società è andata a cercare un'altra prima punta e la scelta è ricaduta su Maxi Lopez, attaccante fuori rosa a Torino e con cui si è trovato subito l'accordo. Così l'attacco diventa una grossa incognita. Ci sono infatti due seconde punte, ovvero Perica e Lasagna (ci sarebbero anche Matos ed Ewandro, ma il loro ruolo è tutto da decifrare), giovani e che non sono mai andate in doppia cifra, e due centravanti che hanno delle doppie cifre nel loro score, ma che fisicamente sono nettamente indietro e non hanno la qualità di un giocatore come Thereau, che ha spesso tolto le castagne dal fuoco con un suo tocco (non a caso già nelle prime due giornate era già il capocannoniere della squadra). Gerolin ha detto che un tentativo di trovare un'alternativa a Thereau c'è stato (in effetti si è provato a prendere Ola John, ma la trattativa non è decollato). Le critiche al francese da parte di tifosi e addetti ai lavori locali sono state troppe negli ultimi mesi e quindi l'ex Chievo, pur ringraziando Udine per i tre anni splendidi passati, ha deciso che era giunto il momento di cambiare. Starà ora a Delneri costruire degli schemi offensivi per valorizzare un reparto completamente rivoluzionato e che è un grosso punto di domanda.

Thereau non esulta dopo il suo ultimo gol... Fonte: ​ https://www.facebook.com/pg/UdineseCalcio1896