Il mercato del Torino ha convissuto per tutta l'estate con la spada di Damocle sulla testa per via della clausola rescissoria di Belotti e dei continui assalti all'attaccante della Nazionale da parte del Milan e poi del Monaco. All'alba dell'1 Settembre, però, l'attaccante vestiva ancora il completo granata con cui è sbocciato la scorsa stagione e a cui, da questa annata, è stato aggiunto un nuovo tocco: la fascia da capitano.
Oltre alla permanenza di Belotti, che resta comunque il vero colpo del mercato di Petrachi e Cairo ed il giocatore in grado di cambiare la stagione dei granata, il duo mercato del Torino si è assicurato molti buoni giocatori in cerca di rilancio. Il primo arrivo è stato quello di Salvatore Sirigu, un altro grande portiere dopo Joe Hart. L'ex Palermo, come l'inglese, è stato tagliato fuori dal progetto della sua squadra, il PSG, ed ha trovato nei granata il terreno ideale per rilanciarsi e conquistare un posto al Mondiale di Russia. Sirigu è certamente un ultimo difensore più affidabile di Hart, sempre incline alle incertezze in carriera, e lo ha dimostrato nelle prime due partite terminate a rete inviolata.
Andando poi in ordine di ruolo, a rinforzare la difesa sono arrivati Cristian Ansaldi, in prestito biennale, Nicolas N'Koulou, Nicolas Burdisso e Lyanco. L'ex Genoa è approdato al Filadelfia dopo la brutta annata vissuta all'Inter e al Toro potrà trovare lo spazio adatto e la fiducia per poter tornare sui livelli mostrati a Genova. Il suo rendimento in fase offensiva potrà aiutare molto Belotti ed i due esterni offensivi dei granata che beneficeranno dei molti cross dell'argentino, mentre in difesa dovrà applicarsi per imparare al meglio i dettami di Mihajlovic. Come Ansaldi, anche N'Koulou arriva in prestito, con diritto di riscatto, dal Lione dove ha disputato una buona stagione che gli è valsa anche l'interessamento del Napoli. Il difensore africano può essere schierato sia da difensore centrale, sia da mediano, ma è in mezzo alla retroguardia che ha dimostrato di valere una squadra da Europa. Il gioco di N'Koulou ricorda vagamente quello di Koulibaly, fisico ed esplosivo, ed è molto bravo ad anticipare l'avversario, una caratteristica che farà molto comodo a Mihajlovic.
Sulla mediana, il Toro ha perso Benassi ma ha acquistato dai cugini bianconeri Rincon. Certo, i due giocatori sono molto diversi tra loro con l'ex Juve più predisposto a difendere che ad offendere, ma l'innesto è comunque valido soprattutto considerando la trazione offensiva della formazione del tecnico serbo. In attacco, invece, gli innesti sono molti: Niang, Berenguer e Sadiq. Lo spagnolo è stato soffiato al Napoli e nelle prime due partite si è messo in mostra trovando il gol, anche se poi annullato, ma la sua esplosione non è definitiva e l'arrivo di Niang potrebbe tardarla. Il francese è arrivato l'ultimo giorno di mercato ed è atteso da Mihajlovic, l'unico allenatore finora in grado di farlo rendere al massimo, e verosimilmente si prenderà il posto da titolare al fianco di Ljaijc e Iago Falque, strappandolo proprio all'ex Osasuna. Sadiq, invece, è arrivato in prestito dalla Roma che voleva cederlo ad una squadra dove avrebbe avuto spazio per giocare e maturare. In questo senso, la scelta del giocatore e della società giallorossa non è ottima vista la presenza di un titolare inamovibile come Belotti, al contrario il Torino si è cautelato con l'arrivo di un giovane in rampa di lancio e pronto a prendere il posto del Gallo in caso di spiacevoli situazioni.
Insomma, la certezza del mercato granata è Andrea Belotti, mentre gli altri arrivi alla corte di Sinisa Mihaijlovic sono tutte delle scommesse, tolto Burdisso ovviamente. Berenguer, Sirigu e N'Koulou sembrano essere sulla buona strada per diventare vincenti, mentre Niang dovrà lavorare sodo per riconquistare la fiducia del suo ex allenatore. Discorso a parte per Sadiq che, come detto poco sopra, faticherà a trovare il suo spazio.