Il mercato estivo ha chiuso i battenti da poche ore ed una delle poche squadre della Serie A che è arrivata al deadline day senza grosse necessità è sicuramente l'Atalanta, che ha dunque trascorso una giornata essenzialmente tranquilla, avendo tappato i propri buchi già nelle settimane precedenti con una serie di interessantissimi colpi, atti a costruire una rosa che fosse un mix fra il talento dei giovani da sempre pescati dagli scout begamaschi e l'esperienza di alcuni dei neo-arrivati.
Come tutte le squadre-sorpresa di ogni campionato, la Dea è stata presa d'assalto dalle big, ma non ha rinunciato a tanti dei titolari. Rispetto ai titolari della seconda parte della scorsa stagione, sono andati via solo Andrea Conti e Franck Kessié, entrambi ora al Milan. Altre uscite interessanti sono state quelle di Alberto Paloschi, Bryan Cabezas e Marco D'Alessandro (solo in prestito al Benevento), comunque tutti backup o giocatori d'importanza minoritaria nella corsa che aveva portato all'Europa League. Nel finale di sessione, è stato ufficializzato anche l'addio di Alessandro Bastoni, che passerà all'Inter ma solo dopo un prestito biennale nel club dove si trova attualmente.
Ed è proprio in ottica europea che ha ragionato la dirigenza orobica, andando a mettere a segno tanti acquisti. I due partenti eccellenti sono stati sostituiti con il ritorno di Marten De Roon (13 milioni al Middlesbrough in cambio) e l'arrivo di Timothy Castagne (6 milioni al Genk). A questo punto, con una liquidità maggiore a disposizione, il patròn Percassi ha investito anche sulle riserve: confermato Berisha in porta (riscatto pagato alla Lazio di 5 milioni), in difesa è arrivato José Palomino dal Ludogorets, centrale eclettico in grado di giocare sia sul centro-sinistra che da libero.
L'arrivo di Rubin Gosens - pagato solo 900mila euro - garantirà una concorrenza importante a Spinazzola (trattenuto anche con forza dalla Juventus), mentre a centrocampo il reparto è stato completato con gli arrivi a titolo gratuito di Joao Schmidt e Nicolas Haas. In attacco, Josip Ilicic e Riccardo Orsolini (il primo pagato 5 milioni alla Fiorentina, il secondo arrivato in prestito per due stagioni sempre dai campioni d'Italia) garantiranno possibilità di ricambio sulla trequarti, mentre Andreas Cornelius (3,5 milioni al Copenaghen per un giocatore di 24 anni ma con un'ottima esperienza europea) sarà il piano B rispetto al titolare Petagna, almeno inizialmente.
Insomma tanti acquisti a fronte di poche cessioni - escludendo poi tutte quelle che sono state le operazioni minori dei lombardi, che gestiscono gli interessi di tantissimi giocatori ora sparsi fra Serie B e A. Sicuramente la squadra avrà dei problemi ad ambientarsi e a formare un gruppo, oltre a quelli che ha già trovato in campo, ma alla lunga le prospettive dei nerazzurri non potranno che essere rosee: questo lavoro di miglioramento dei singoli e del collettivo andrà però fatto presto, magari anche prima di quanto fatto nella scorsa annata, perchè quest'anno in campo internazionale ogni errore potrebbe pesare tantissimo, considerando anche il girone di ferro che toccherà a Gasperini e ai suoi.