Benedikt Howedes parla da bianconero davanti alla stampa, all'Allianz Stadium. Il tedesco è arrivato ieri alla Juventus dallo Schalke 04 - prestito a 3 milioni di Euro con diritto di riscatto a 13, che diventa obbligo dopo 25 presenze - ed ha svolto questa mattina il suo primo allenamento a Vinovo. Poi, tempo di dichiarazioni per un giocatore non conosciutissimo, ma di grande affidabilità e solidità, oltre che polivalente, come lui stesso conferma: "Mi sono definito un giocatore eclettico, posso giocare sia a tre che a quattro, sia al centro che come terzino. Al mondiale ho fatto il terzino sinistro, molti allenatori hanno apprezzato che copro molte posizioni".

Il tedesco parla poi del suo trasferimento, del passo avanti e non lesina complimenti verso la sua nuova squadra: "Penso la Juventus sia uno dei cinque club più importanti al mondo, essere parte di questa squadra è un privilegio ed un onore. Posso passare degli anni fantastici qui e me li godrò al massimo. La prima impressione è ottima, questo campionato è molto perfezionista, la base è professionale in tutto il club. Volevo giocare all'estero nella mia carriera ed è giunto il momento, faccio questo passo in una grande squadra. Allo Schalke ho passato sedici anni bellissimi, cercherò di dare sempre il meglio per la Juve".

Un pensiero Howedes lo riserva anche alla sua Nazionale, con cui vuole viaggiare in Russia, per il mondiale della prossima estate: "Bisogna pensare anche alla Nazionale, io come tanti altri tedeschi abbiamo l'obiettivo di andare al Mondiale. Qui posso giocare al livello più alto che ci sia". A Torino, inoltre, l'ex Schalke ritrova anche un proprio compagno e connazionale come Khedira: "Ci siamo sentiti con Sami, abbiamo parlato, è un ottima spalla per capire come funzionano qui le cose. Ci confrontiamo su molti aspetti e siamo sempre in contatto. Lui ha già raggiunto tanti traguardi, io voglio fare la mia squadra".

"Mi considero un leader - prosegue, guardando anche al suo passato e al suo futuro - sono stato capitano dello Schalke e in campo sono abituato ad esserlo. Prima di esserlo qui però devo adattarmi. Rispetto a Bonucci sono diverso, ho il mio percorso e non credo i confronti siano opportuni". E l'obiettivo, ora, è la Champions: "La Juventus è andata due volte in finale negli ultimi tre anni, significa che le cose fatte sono giuste".

In fondo c'è anche spazio per una battuta su Higuain, incontrato stamattina nel primo allenamento e precedentemente battuto in finale al Mondiale del 2014: "Ci siamo visti stamattina ma non abbiamo parlato della finale... Non sarebbe il massimo presentarsi così".