Migherlino, capelli pettinati, orecchie a sventola, ed un tocco di palla sublime. Lo ricordiamo così il Gaston Ramirez che aveva fatto scala a  Bologna, un giovane predestinato capace di stregare ed ammaliare una tifosa intera. Nella dotta Bologna, città di cultura e di storia universitaria, l'uruguaiano era stato capace di far perdere il senno a chi guardava le sue gesta nascere su quel rettangolo verde. Arrivato appena ventenne, aveva lasciato l'Emilia e l'Italia due anni più tardi, scegliendo l'Inghilterra e Southampton, dopo che molti club di alto rango gli avevano strizzato l'occhiolino.

Un avventura puntellata da alti e bassi durante i 5 anni di Premier, con l'incostanza ad occultare il talento. Due anni con i Saints, prima della girandola di prestiti tipica del calciatore che non rientra più nei piani della società: Hull City e Middlesbrough, due volte. Poi l'intuizione di Ferrero, la chiacchierata decisiva sia con il giocatore che con l'agente, ed un affare che si è chiuso nel minor tempo possibile. "Ferrero veloce ed intelligente, lo ha voluto ed eccolo in Italia" sentenzia Torreira, gli fa eco il suo assistito: "Sampdoria perfetta per me, qui per rinascere. Non ho paura della pressione, mi carica"

Detto, fatto; mai parole furono più azzeccate per narrare i primi battiti doriani di Ramirez. Designato del ruolo di trequartista dietro la nuova premiata coppia Quagliarella - Caprari, il N°90 ha spezzato subito le catene, dando gioco e sicurezza al talentuoso centrocampo, che fa forte affidamento anche su un suo concittadino: Torreira. La capacità di veleggiare tra le linee sgusciando tra le maglie avversarie, è un upgrade importante per la Sampdoria, che ritrova un giocatore con i piedi più che educati che lascia liberi da grandi responsabilità i compagni. In queste due gare è venuto fuori il suo enorme talento nel verticalizzare l'azione, anche se questa caratteristica è leggermente offuscata dai certosini dettami tattici di Giampaolo, intento a far girare palla con rigore piuttosto che azzannare subito la profondità. L'assist spettacolare per Quagliarella nell'esordio contro il Benevento, un'ora di show nel teatro fiorentino; Gaston è pronto, Genova è colma di amore.