Torino VAVEL

Il Gallo torna a cantare. Torino Sassuolo finisce 3-0

Il Torino demolisce per 3-0 un innocuo Sassuolo, quasi mai pericoloso. Belotti sblocca il match con un gol pazzesco in rovesciata, poi la chiudono Ljajic ed Obi

Il Gallo torna a cantare. Torino Sassuolo finisce 3-0
Belotti e Gazzola in azione nel match | stadiosport.it
lucio-ruggiero
Di Lucio Ruggiero

Allo Stadio Olimpico Grande Torino non c'è storia, il Torino domina il campo in lungo e in largo e regala gioia ai propri tifosi, con una convincente vittoria nella prima gara in casa, dopo il pareggio ottenuto a Bologna nel turno precedente. Belotti si prende la responsabilità di sbloccare la gara e metterla su binari favorevoli con una giocata di pura classe. Poi nel secondo tempo Ljajic fa 2 su 2 in campionato e Obi la chiude definitivamente. Un rigore per parte annullato grazie all'intervento del VAR viste le decisioni errate in entrambi i casi prese da Mazzoleni. Sassuolo incolore che concede una prestazione fiacca.

La rovesciata di Belotti per l'1-0 | ansa.it
La rovesciata di Belotti per l'1-0 | ansa.it

PRIMO TEMPO

Prima occasione della partita al quarto, con De Silvestri che sguscia sulla fascia e crossa forte rasoterra, trovando Berenguer, che però non riesce a trovare la porta con il Sassuolo che libera la propria area di rigore. Stessa trama all'ottavo, ancora De Silvestri che divora la fascia di competenza e crossa nuovamente di forza e basso, la palla attraversa tutta l'area di rigore arrivando a Ljajic, che rientra col destro e tira, conclusione però troppo centrale che non dà problemi a Consigli. Il Sassuolo prova ad uscire, ma senza riuscire a rendersi effettivamente pericoloso. Una gara molto cattiva nei primi venti minuti, tanti falli. Da uno di questi arriva la conclusione di tacco di De Silvestri, trovato in mezzo dal cross di Ljajic. L'esterno è il migliore dei suoi fino ad ora, preferito oggi a Zappacosta. Al minuto 25 Belotti egoisticamente prova a fare tutto da solo, ha passaggi disponibili, ma decide di andare alla conclusione potente sul primo palo, ma Consigli controlla con gli occhi la palla terminare sul fondo. Mette fuori la testa dal sacco il Sassuolo, per lo più con qualche calcio d'angolo, dove risulta essere pericoloso grazie ai suggerimenti da fermo di Berardi. Sull'ultimo di questi, destro da fuori di Mangnanelli, che però non inquadra la porta di Sirigu.

Partita con ritmi alti, senza grandi occasioni. Primo tiro di Berardi verso la porta di Sirigu al 39esimo, il 25 neroverde deve però andare al tiro col destro e non riesce dunque a dare precisione, ma solo potenza, Sirigu la blocca con una mano. Ancora Berardi pochi minuti dopo, si libera di Obi e stavolta riesce a sfruttare il suo mancino, ma non ad inquadrare la porta. Il Torino sblocca la partita al quarantacinquesimo con un'azione ed un gol spettacolari: sombrero di N'Koulou, filtrante per De Silvestri, che brucia ancora una volta Gazzola, cross alto in mezzo e gesto tecnico fenomenale di Belotti che in rovesciata batte Consigli. Perla di rara bellezza da parte del capitano dei granata. Finisce poi su un contropiede mal gestito del Sassuolo il primo tempo, meglio il Torino. 

L'esultanza del Torino dopo il gol del vantaggio | ilbianconero.com
L'esultanza del Torino dopo il gol del vantaggio | ilbianconero.com


SECONDO TEMPO

La seconda frazione ricomincia con gli stessi 22 del primo tempo e con lo stesso copione, ovvero con il Torino che fa la partita. Difatti la prima occasione è dei granata al 52esimo con "El General" Rincon, che con il mancino da fuori area sfiora il gol. Poi Ljajic quattro minuti dopo fa tutto da solo, rientra sul destro e tira fortissimo, ma centrale, Consigli comunque riesce solo a ribattere. Entra in scena anche il VAR al 58' per un tocco di mano di Cannavaro, sul quale Mazzoleni inizialmente da calcio di rigore, poi però rettifica la sua decisione vista la chiara involontarietà del tocco, la palla era prima ribalzata sul volto del difensore del Sassuolo. Si riaccende il match al 72esimo dopo una decina di minuti di calo fisico per entrambe le squadre, a rendersi pericoloso è sempre il Torino e lo fa con il neo-entrato Edera, giovane del vivaio granata, il quale riceve palla al limite dell'area e in velocità entra dentro passando in mezzo a due avversari, poi il suo mancino è solo potente e non trova la porta. Curioso episodio al minuto 81, quando viene sostituito Rincon per far entrare Acquah, ma non era il cambio comandato da Mihajlovic, che si infuria con il suo secondo e con il team manager, spintonando chiunque gli capiti davanti.

Il Torino comunque non si fa distrarre nè destabilizzare da questo accaduto e con Edera riesce a guadagnare un'ottima punizione che Ljajic calcia bene, non riesce però a segnare. Lo fa praticamente nell'azione successiva però, dove Duncan compie l'harakiri, passaggio arretrato che però è un filtrante per Iago Falque che a tu per tu con Consigli mostra tutto il suo altruismo e consegna a Ljajic un pallone da spingere solo in rete. Risultato che si fissa su 2-0 a 5 minuti dalla fine della partita. La chiudono definitivamente i granata al minuto 88 con Joel Obi: Belotti se ne va via sulla sinistra entra in area, poi tira, la palla viene deviata e arriva al nigeriano ex Inter che appoggia in rete un pallone facile. Mazzoleni al 90esimo assegna un altro rigore, stavolta per il Sassuolo, ma il risultato è lo stesso di prima, chiamata sbagliata perchè sull'inizio dell'azione Ragusa era in fuorigioco. Perfetto l'utilizzo del VAR in questa partita. Nel quinto dei sei minuti di recupero concessi da Mazzoleni, Belotti si avvicina alla doppietta personale con un'iniziativa da fuori area, scivola però al momento del tiro e la conclusione si alza troppo.

Finisce qui la gara, vittoria meritatissima per il Torino che ha decisamente surclassato i rivali del Sassuolo. La squadra di Bucchi ha chiaramente bisogno di tempo per assimilare i nuovi schemi e ammortizzare l'addio di Di Francesco. 

VAVEL Logo
About the author
Lucio Ruggiero
Studia lettere moderne alla Federico II di Napoli, diplomato al Liceo classico Pietro Giannone di Benevento. Interista sfegatato e amante del calcio sin da bambino. Sogna un giorno di fare il giornalista sportivo.