La scorsa stagione per Mattia Caldara è stata una di quelle che ti possono cambiare la vita, sportivamente parlando. Un grande campionato con l'Atalanta di Gasperini e un Europeo Under 21 da protagonista, anche se è mancata la ciliegina finale. Adesso Caldara è pronto a ripartire, con tanta voglia di confermarsi ad alti livelli, prima del passaggio, dal 2018, alla Juventus.
Come racconta in un'intervista alla Gazzetta dello Sport, però, il suo pensiero in questo è tutto per l'Atalanta e i traguardi da raggiungere con i nerazzurri: "Sarà una stagione piena di partite importanti, non avremo tempo di preparare bene le partite. Dovremo essere forti mentalmente. L'obiettivo è passare il turno in Europa League sia per noi che per i tifosi che lo scorso anno ci hanno dimostrato quanto volevano l'Europa. Abbiamo una base molto solida e una squadra con l'impronta di Gasp. L'Atalanta è completa, possiamo far fastidio a molti. Siamo tutti possibili titolari, l'allenatore avrà alternative e potremo far bene anche in Europa League. Non ci sto pensando alla Juventus, vivrò serenamente il passaggio perché sono consapevole che prima o poi bisogna staccarsi. Come sono andato a Trapani e Cesena, andrò a Torino e mi calerò nella mentalità".
Tanti giocatori importanti hanno lasciato Bergamo in questo mercato, ma Caldara è comunque ottimista: "Coi ragazzi dell'Atalanta cresciuti con me c'è amicizia vera. Questo club un ambiente ideale. Ma è giusto così, essere ambiziosi sognando di vincere trofei: i miei compagni hanno seguito la loro strada. Spinazzola? Spinazzola è molto forte e chiunque vorrebbe giocare con lui ma non voglio entrare nello specifico di una vicenda che non mi coinvolge direttamente". Caldara ha ben presente quello che deve essere il suo obiettivo a livello personale per questa annata: "Voglio confermarmi visto che ora si fanno altre considerazioni nei miei confronti e sarà difficile. Sono preparato, mi sto allenando per questo". Ultimo pensiero legato a quelli che sono i giocatori a cui vorrebbe rubare qualcosa per il campo: "Vorrei avere la grinta di Chiellini, che non penso di avere purtroppo, e la forza sull'uomo. Di Nesta l'eleganza e la testa: capiva sempre prima dove arrivava la palla. Poi, tecnicamente devo migliorare molto".