La notizia che arriva dal portale francese Le10Sport è clamorosa: il Monaco è pronto a pagare i 100 milioni di euro della clausola di risoluzione per strappare Andrea Belotti al Torino. Qualora si concretizzasse – ed ora sembra davvero questione di giorni - il passaggio di Kylian Mbappè al Paris Saint-Germain, i monegaschi si butterebbero a capofitto sul Gallo con l’introito da record – si parla di 230 milioni di euro, con anche Fabinho a Parigi -, violando quella clausola valida solamente per l’estero – per la verità da Montecarlo cercheranno di abbassare leggermente l’esborso finale tra i 70 e gli 80 milioni - , e regalare a Leonardo Jardim un altro bomber da affiancare a Radamel Falcao. Fino ad adesso di contatti veri e propri fra le società non ce ne sono stati, ma Belotti è stato individuato come obiettivo numero uno per sostituire il gioiellino francese, con l’alternativa rappresentata da Kasper Dolberg dell’Ajax.

Non sarebbe la prima volta che il Monaco acquista un calciatore dal Torino: l’estate scorsa si assicurò il capitano granata Kamil Glik per 11 milioni di euro. Sarà poi il tecnico Jardim a dover lavorare sulla convivenza Belotti-Falcao: i due hanno caratteristiche molto simili e potrebbero pestarsi un po’ i piedi, però il portoghese ha già dimostrato durante la sua esperienza al Louis II di saper gestire al meglio il materiale a disposizione, e sicuramente un tasso qualitativo così alto come quello del centravanti italiano e di quello colombiano permettono di pensare ad una coppia dal potenziale esplosivo.

A quel punto per il direttore sportivo Gianluca Petrachi si aprirebbe una corsa contro il tempo per trovare a Sinisa Mihajlovic un nuovo goleador. Il preferito è da tempo Duvan Zapata, ma la trattativa con il Napoli, sebbene ci sia già un accordo di massima fra l’entourage del giocatore ed il Toro e lo stesso colombiano non si trovi al centro del progetto di Maurizio Sarri, è di difficile risoluzione. Dunque, al vaglio i piani B: il più abbordabile potrebbe essere Falcinelli, con Niang e Pavoletti a seguire nella lista; però, con la chiusura del mercato sempre più vicina, trovare una soluzione di livello sarebbe una missione quasi impossibile.