Nella scorsa stagione il limite più evidente era la mancanza di alternative di livello, soprattutto nel reparto offensivo dopo il passaggio al modulo 4-2-3-1, ed il cambio Dybala-Lemina nella finale di Champions League contro il Real Madrid ne è l’esemplificazione. Questa estate però il mercato è stato improntato sulla ricerca di profili che potessero dare la profondità della rosa necessaria per poter reggere alti ritmi fino a maggio, quando ci si giocano i trofei importanti.
Con gli acquisti di Douglas Costa, Bernardeschi e Matuidi su tutti, la Juventus ha regalato a Massimiliano Allegri quel pacchetto di ricambi di qualità tanto desiderato. Lo stesso tecnico livornese, dopo la bella vittoria per 3-0 sul Cagliari nella prima giornata di campionato, ha sottolineato l’importanza di una panchina non solo lunga, ma che comprenda elementi che permettano anche di cambiare modulo in corsa ed adattarsi all’andamento della partita: in particolare, l’arrivo di Blaise Matuidi consente ad Allegri di passare ad una linea mediana a 3, come fatto contro i rossoblu, con l’ex PSG subentrato a Gonzalo Higuaìn, ed il conseguente avanzamento di Paulo Dybala nel ruolo di centravanti nel tridente completato da Douglas Costa sulla destra – entrato al posto di Cuadrado – e da Mario Mandzukic sulla sinistra.
Anche l’acquisto di Federico Bernardeschi, come quello del brasiliano dal Bayern Monaco, è funzionale al cambio di modulo, con entrambi i giocatori perfettamente adattabili sia in nel trio di trequartisti dietro l’unica punta nel 4-2-3-1, sia come ali nel 4-3-3; questo ampio ventaglio di possibilità tornerà molto utile quando i “titolari” avranno bisogno di tirare il fiato, senza abbassare la qualità offensiva come capitava l’anno scorso, quando Sturaro o Lemina - dopo l'infortunio di Marko Pjaca, unico vero ricambio in avanti - venivano schierati per forza di cose fuori ruolo.
A completare il quadro c’è il fattore Claudio Marchisio: la sua assenza per gran parte della scorsa stagione si è sentita eccome nello scacchiere bianconero ed il suo pieno recupero è fondamentale. Le caratteristiche del numero 8 forniscono affidabilità sia nel centrocampo a 2 – tra l’altro la gara contro il Cagliari ha evidenziato una forte complementarietà con Miralem Pjanic – sia in una mediana a 3, visto che l’italiano può giocare come mezzala destra, come mezzala sinistra o come centrocampista centrale.
Da non dimenticare però che il mercato estivo ha portato in dote ad Allegri anche Rodrigo Bentancur: l’acquisto dell’uruguaiano è passato un po’ sotto silenzio, ma anche l’ex Boca Juniors rappresenta una valida alternativa in entrambe le disposizioni.